A I P | ||||||
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Il
nostro gruppo si forma a Loano (SV) nel 1995 e i suoi
componenti sono: Luca Angelucci: tastiere e voce Igor Ardizzone: chitarre Roberto Cimino: chitarre e voce Michele Menato: basso Andrea Risso: batteria La produzione artistica del gruppo è affidata ad Alessandro Mazzitelli. La nostra musica può definirsi pop-wave con influenze dark, ispirata da gruppi quali Cure, U2, Simple Minds, Joy Division, Diaframma, Jesus and Mary Chains, Siouxsie and The Banshees, Sonic Youth ed altri. Abbiamo allattivo diverse esibizioni in ambito locale e non, tra cui la significativa partecipazione al tributo ad Andy Warhol ed alla sua Factory , in occasione della mostra tenutasi nella vicina Finale Ligure, dove abbiamo suonato due brani dei Velvet Underground, e la partecipazione al concorso Borderline Rock tenutosi nella primavera del 1999 al Pop 2000 di Diano San Pietro (IM) , in cui siamo giunti tra le band finaliste comparendo quindi nella compilation promozionale della manifestazione con il brano dimmi (azioni in penombra). Attualmente prendiamo parte alla fase semifinale della rassegna musicale da Tagliolo a New Orleans. |
Intervista agli AIP (a cura di Elise) |
Sono stata contattata dagli AIP
senza averne mai sentito parlare, ma le poche cose che mi hanno
raccontato mi hanno subito convinta a dedicargli questo piccolo
spazio su questa fanzine... sentiamo quindi cosa vogliono dirci!
Gli AIP si formano nel gennaio '96 a Boissano (SV) per iniziativa
di Roberto Cimino (chitarre e voce) e Michele Menato (basso).
Presto entrano a far parte della band Igor Ardizzone (chitarre),
Luca Angelucci (tastiere e voce) e Andrea Risso (batteria).
Da allora sino ad oggi l'intento è sempre stato quello di fare
ciò che più ci piace: scrivere canzoni, suonarle dal vivo,
registrarle ed essere contenti di aver fatto qualcosa di bello,
di averlo fatto insieme e di ritrovare ogni volta l' entusiasmo
per continuare su questa strada, a qualsiasi cosa essa porti...
1) Ok, partiamo dal presupposto che non ho mai ascoltato
nulla di vostro, quali sono i riferimenti principali nella vostra
musica e quali le (eventuali) innovazioni? Insomma, perchè gli
AIP sono gli AIP?
Innanzi tutto complimenti per il nome: mi ricorda una canzone dei
Cure... "A letter to Elise"...
Le nostre influenze si rifanno a band culto come appunto Cure,
Joy Division, U2, ma anche gruppi come Jesus & Mary Chain,
Sonic Youth... tutto ciò che è post-punk'77, così come i
"grandi vecchi": Bowie, Lou Reed, Iggy Pop... In ambito
nazionale ascoltiamo Battiato, Flor de mal, Diaframma... In
quanto alle innovazioni, non abbiamo grandi pretese: visto che al
giorno d'oggi essere originali è privilegio di pochi, noi
cerchiamo di rendere il tutto più fresco possibile.
2) Cosa vuol dire AIP? Da cosa la scelta di questo nome?
Dai, raccontateci qualche aneddoto!
Inizialmente ci piaceva il suono... poi abbiamo
cominciato ad usarlo come acronimo, ognuno è libero di dare alle
lettere "a i p" il significato che vuole...
3) Come procede l'attività live? Avete poi suonato al
3Livello di Massa?
Ultimamente ci siamo, tutto sommato, mossi abbastanza... dopo
Massa, (grazie ancora per la dritta!!!) abbiamo suanato al
Fitzcarraldo di Genova, al c.s.o.a. la Talpa e l'orologio di
Imperia, ad una rassegna ad Ovada e in una a Diano Marina(IM)...
più qualche concerto nella nostra zona. A luglio parteciperemo
alla rassegna "Sonica2000" a Misterbianc (CT)!
4) Di cosa parlano i vostri brani? Realizzate cover di
altri gruppi o investite tutto nella creazione di materiale nuovo
ed originale?
Diciamo che non c'è un tema ricorrente nei nostri testi...
neppure messaggi di particolare portata o impegno sociale...
nessuno schema insomma. Quello che viene fuori è piuttosto la
trasposizione dello stato d'anima del momento, un qualcosa di
abbastanza astratto, e intimo. Riguardo alle cover, abbiamo in
repertorio qualcosa: per lo più si tratta di comparse
sporadiche, a parte "I' m waiting for my man" dei
Velvet e "Teenage Lust" dei Jesus & Mary Chain,
ormai per noi veri e propri cavalli di battaglia.
5) Una volta ero in contatto con una ragazza di Albenga.
In ogni lettera o telefonata si lamentava con me della
scarsissima cultura musicale che caratterizzava le serate e le
programmazioni di radio e locali (discoteche e pub) in liguria.
E' cambiato qualcosa o la musica dark e new wave, in particolare,
è ancora considerata il "sottoprodotto" di una
sottocultura?
La liguria geograficamente parlando è una delle regioni più
belle... purtroppo la scena musicale presente è piuttosto
triste: si ha la scena che ci si merita... E magari la musica
dark e new wave fosse considerata una sottocultura: piuttosto è
sconosciuta per la maggior parte della gente che ci vive
attorno... Solo qualche trentenne ci crede ancora, ma tra i più
giovani la partita è più che persa.
6) Personalmente non sono d'accordo nel considerare tutto
questo una "sottocultura", ma bisogna considerare anche
che l'Italia ha una tradizione culturale ben diversa dai paesi
anglosassoni in cui il fenomeno ha avuto origine. Che ne pensate?
Che non c'è dubbio sul fatto che sia così... purtroppo...
7) Specialmente negli ultimi anni, stiamo assistendo ad
una evoluzione (o involuzione, dipende dai punti di vista!) della
musica che basa tutto sull'elettronica, discostandosi parecchio
del suono puro e genuino degli anni '80. Assisteremo mai ad una
inversione di tendenza?
Ma... si potrebbe pensare che il mercato musicale, una volta
saturo di prodotti ultra-elettronici torni a rivolgersi a
qualcosa di più suonato... potrebbe anche succedere... non resta
che stare a vedere cosa decideranno gli addetti ai lavori (e alle
vendite!!!).
8) Cosa dice la sfera di cristallo a proposito del vostro
futuro?
Che anche se non diventeremo mai nessuno ci porteremo dentro per
sempre lo spirito che ora ci anima... ma non pensiamo troppo alla
lunga di solito: abbiamo già abbastanza problemi a organizzare
il nostro presente, sconfusionati come siamo...
9) Per concludere, tema libero, dite quello che volete!
Ci limitiamo semplicemente a salutare e ringraziare tutti quelli
che ci aiutano, stanno vicini e sono amici... molti, niente nomi
quindi, ma un pensiero per loro è dovuto: grazie!!!