RECENSIONI DISCHI

BEMS - Panspermia

Autoprodotto 2008

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Figli delle rasoiate di Trent Reznor, i Beams tornano con un album che segue il mini precedente, ormai vecchio di cinque anni. Di certo sono migliorati, ma ancora manca la coesione adatta a dare spessore a questo tipo di proposta. E' inutile negarlo, fare industrial sulla scia dei Nin e co, preclude un lavoro di registrazione e mixaggio certosino, altrimenti si finisce per risultare caotici più che interessanti. Ed è un peccato, perchè qua e là si sentono degli stralci che se confezionati meglio sicuramente potrebbero aspirare a livelli maggiori. Ma davvero, la saturazione sonora che si sente ad esempio in Plume più di una volta distrae dall'ascolto, e non è certo un punto a favore. Le basi ci sono, l'anima anche, la voglia di fare è innegabile. E a parte il discorso sonoro, alcuni brani sono piacevoli ed accattivanti. Ma il tutto va rivisto e corretto, a favore di una ricerca sonora migliore, e di un utilizzo della voce più studiato. Perchè queste critiche? Perchè i brani in se sono buoni, e dopo vari ascolti ho cominciato ad immaginarmeli "fatti meglio", e non c'è dubbio che in quel caso i Bems potrebbero dare del filo da torcere a bands simili non solo italiane, ma anche estere. Forza ragazzi, tirate su le maniche e dateci dentro! Attendo gli sviluppi, sono fiducioso.

Max1334

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