NICHELODEON - Cinemanemico
autoprodotto 2009
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Sono convinto che se Demetrio Stratos fosse ancora vivo apprezzerebbe questo lavoro. E già questo dovrebbe farvi intendere a grandi linee in che area musicale ci troviamo. Sperimentazione pura, sonora e soprattutto vocale, per un ora di musica assolutamente non convenzionale, non orecchiabile, non facile, ma estremamente affascinante. Avvicinarsi a questo lavoro con curiosità, sgombri da paragoni e aspettative, è fondamentale. Solo così facendo ci si potrà calare nell'album, facendosi rapire dalla lucida follia delle dieci composizioni di Nichelodeon che si espandono come piante che crescono a velocità pazzesca creando fitti boschi zeppi di vegetazione dove prima non c'era nulla, fino al climax dove tutto torna, lentamente, com'era prima. E' musica d'equilibrio, tra caos e silenzi, armonie e dissonanze, pace e furia. Claudio Milano, già compositore di musiche per teatro, è qui accompagnato da Riccardo di Paola al synth (noto agli amanti del jazz) e da due membri degli Yugen, Maurizio Fasoli e Francesco Zago, rispettivamente al pianoforte ed alla chitarra. Un alchimia musicale che ha dato vita a un album affascinante, dalle sfumature variegate, che certamente troverà apprezzamenti da parte del pubblico più avvezzo alle sperimentazioni sonore d'avanguardia. Ottimo lavoro.