IL BALLO DELLE CASTAGNE - Il ballo Delle Castagne
HauRuck SPQR 2009
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Dopo pochi mesi dall'usicta del promo di cui abbiamo già parlato su queste pagine, ecco uscire il debut omonimo del Ballo Delle Castagne. Sei brani, tra i quali troviamo anche i due precedentemente editi, Specchi e Perline Colorarte e Sole e Acciaio. Le nuove composizioni hanno radici in quelle acque, tra Postpunk, garage e-permettetemelo- un certo tipo di beat progressivo e crudo italiano di fine '60, ma sviluppano qui una spiccata sensibilità verso sonorità prettamente psichedeliche e progressive. Ascoltare "Il Tormento di Demetra" per capire cosa intendo, o la splendida opener strumentale "Anthem N°1", che mi ha riportato alla mente alcune cose dell'inarrivabile PFM. "Il pianto di Cristo" si apre con suoni di Sitar, mentre poco alla volta vanno ad aggiungersi chitarre, synth, percussioni...I ragazzi sembrano essere in pieno trip lisergico, ed era parecchio che non mi capitava di ascoltare cose simili fatte da contemporanei. Questo ripescaggio delle sonorità "sovversive" di fine '60, primi '70 è davvero azzeccato e ben fatto. Il Ballo Delle Castagne non si approccia a quel sound come una band di meri copiatori, ma ha sicuramente respirato, mangiato, assimilato quelle atmosfere e come in una fotosintesi musicale ci regala questo album dove nulla è lasciato al caso, dove non ci sono brani o testi sopra le righe, dove i pouserismi sono banditi, a favore di un'espressività musicale eccellente. Inutile dire come quanto queste canzoni potrebbero risultare indigeste al darkettino medio abituato a vivere la musica solo su una pista da ballo cercando compagnia per la notte. Ma sono certo che a Vinz, Marco, Diego e JoJo questo non interessi. E sono altresì convinto che chiunque di voi ami davvero la musica con la M maiuscola, che custodisce Heresie a fianco di A Sarceful of Secrets, amerà questo lavoro. Moog, suoni vintage, voci calibrate, suoni carichi ma nitidi, emozioni. Lunga vita al Ballo delle Castagne!!!