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Francesco Antonelli e Fabio Bizzarri non sono dei ragazzini, ed hanno alle spalle una marea di esperienze discografiche. E si sente. Anche il bassista che li ha aiutati su questo album non è l'ultimo arrivato. Ricordo bene Andrea Castelli con gli Shabby Trick, e non erano di certo due-tre anni fa...Alice Bardini inoltre ha regalato qui la sua voce, e non poteva esserci interprete migliore per queste undici tracce che definire ambient sarebbe riduttivo. Un incrocio tra i Floyd di Ummagumma e More con i Sigur Ros prima maniera, con un occhio sempre aperto sul progressive anni 70 che non disdegna rapidi tuffi nell'Alan parsons dei primi due album. In Voglio Fello viene ospitata Elena Antonelli alla voce, e non è difficile intravedere vaghi tributi alle cntilene di Douglas P periodo But What Ends. Insomma, un lavoro maturo, completo, pieno di anima ed ispirazione. un disco non di facile ascolto e che non può per forza di cose far tutti contenti, ma che merita attenzione e rispetto. Sperando che tutto questo abbia un seguito, non mi resta altro che far girare nuovamente A Perfect Life nel lettore. Unica nota negativa: la copertina. L'abito non fa il monaco, ci mancherebbe, ma una cura maggiore avrebbe giovato anche all'aspetto visivo del tutto. Nulla comunque che sminuisca il valore del prodotto. Consigliato.

Max1334