RECENSIONI DISCHI

AMANDA PALMER - Who Killed Amanda Palmer?

Roadrunner 2008

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Se i Dresden Dolls vi mancano e non vedete l'ora che il nuovo disco arrivi nelle vostre mani (alla domanda"quando" non ho risposta, sorry) potete sempre ingannare il tempo con questa prima opera solista di Amanda Palmer, voce e pianoforte del duo Bostoniano che ha dato vita senza volerlo a quello che viene chiamato dark cabaret (pfffff). I DD sono geniali a modo loro, ma sono diventati anche un peso non indifferente da gestire. Era dunque giunto il momento per Amanda di lasciare libero sfogo alla propria vena creativa più bizzarra ed eclettica lavorando alle proprie composizioni senza limiti. Il risultato? Un ottimo disco, che risulta però meno sorprendente e spiazzante di quello che era lecito aspettarsi. La formula-Dresden è ritoccata appena, e non ci sono particolari svisate verso sonorità non attinenti alla band di origine. Di solito mi aspettavo qualcosa di esrtremamente diverso dalle opere soliste di artisti in vacanza dalle proprie bands. Non è questo il caso, ma resta il fatto che Who Kiklled Amanda Palmer si lascia ascoltare con piacere, emoziona e cattura ad ogni ascolto e di certo non fa rimpiangere più di tanto il recente passato dei Dolls. Un ottimo riempitivo? Una piacevole Vacanza? Una raccolta di canzoni che sarebbero rimaste ingiustamente fuori dal catalogo della band madre? Tutto questo e nulla di ciò. Forse semplicemente un buon album. Preziosa la collaborazione di Zoe delle Rasputina (quanto le amavo!!!), elegante il packaging, disponibile in una miriadi di edizioni differenti. Non dite che non avevate scelta.

Max1334

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