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Altra compilation targata Spittle Records, questa volta a riunire quattro band milanesi attive nel periodo 1980-1983. Digipack purtroppo un po' scarno rispetto agli standard a cui la Spittle ci ha abituati ultimamente: illustra solamente le formazioni dei quattro gruppi e viene accompagnato da un'introduzione alla compilation, firmata Federico Guglielmi. Il succo della storia è che il periodo '80-'83 non viene mai citato quando si parla di new wave milanese, tendendo a dare maggiore importanza al periodo punk/wave precedente e ai più prolifici anni successivi; il triennio in esame sembra non sia riuscito a lasciare il segno. Non per questo significa fosse privo di fermento musicale e prova ne è questo disco, compilato da Fred Ventura (allora cantante degli State of Art) in modo da includere 5 pezzi per ciascuna delle band. Aprono il disco gli Other Side, gruppo che ho preferito tra tutti: un post punk pulsante e malinconico di scuola Factory, non proprio originale ma coinvolgente, con un basso liquido e delle ritmiche avvolgenti. Seguono gli State of Art con cinque pezzi funky che mi fanno pensare subito alla strada intrapresa dagli A Certain Ratio dopo gli esordi più cupi, post punk contaminato all'estremo, con un'indubbia perizia tecnica da parte del gruppo. Personalmente tale commistione non mi fa impazzire ma i pezzi prendono. Coi La Maison esploriamo territori dominati dall'elettronica mista ad elementi post punk quali ad esempio, anche qui, chitarre funky ("Mercedes"); il tutto senza spingersi troppo nella sperimentazione. Chiudono i Jeunesse D'Ivoire, stessi tre membri degli Other Side più cantante femminile: molto minimal wave in "A Gift of Tears", riconducibili ai Cocteau Twins degli esordi nei tre pezzi centrali, a quelli più eterei nella conclusiva "Moon".
Questo disco ci consegna quattro band che, seppur derivative, avrebbero sicuramente meritato un riconoscimento. Consigliato.

ZA