RECENSIONI DISCHI

RINF - Chaosjugend Strasse

Spittle 2008

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Rivedere raccolto su questo buona paerte del materiale inciso dd una delle band più anomali che abbiano calcato i palchi italiani all'inizio degli '80 è una vera sorpresa, oltre che un grosso piacere! I Rinf in un epoca in cui la corrente tirava verso il punk più nichilista tendente all'hardcore, presero strade considerate impervie. Si rifacevano infatti a sonorità fredde, schematiche, proprie dei primi Clock DVA, dei primissimi Gang of Four, di James Chance. Free Jazz meets New Wave meets NO wave meets everything and nothing? Si, anche. Ma situazioni come i Rinf erano anche un vero e proprio manifesto, un diverso approccio alla vita rispetto al classico "No Future" vs "Andiamo a ballare al Tenax". Le dodici tracce qui presenti mostrano una band si acerba, ebbur matura sotto tutti i punti di vista, capace di regalare emozioni in musica portando ai limiti le proprie capacità. Scorrono quindi tutti i brani presenti nel primo mitico mini album edito originariamente da Materiali Sonori nel 1983, accompagnati da due brani apparsi solo su compilation (tra le quali la carinissima Danke mami, apparsa su Body Section) e ben cinque rarità, pescate tra demo e registrazioni oscure. Alcuni di questi ultimi brani vedono la presenza di Duccio Stefanelli, che ha aggiunto le sue parti di basso quest'anno in post produzione. Un altro gioiello nascosto ha rivisto la luce. Era ora.

Max1334

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