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Yama-Akago - Wheel Of Fortune
sottomondo 2008
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Tre tracce, ovvero due suite da venti minuti divise da un brano più breve (sempre sopra i sette minuti comunque) per un mantra unico, tra voci sussurrate, cantate, martoriate, lontane, impalpabili eppur presenti di fronte a noi. Accompagnate dal nulla, o da campanellini quasi ludici, percussioni scheletriche, strumenti a corda riverberati all'inverosimile, le voci sono il vero perno su cui ruota l'intero lavoro. Di difficile assimilazione, solo per estimatori incalliti, fa parte di quei lavori da amare od odiare senza vie di mezzo. E' la stessa vecchia storia: capolavoro o farsa? Dove finisce l'arte e comincia l'essere artistoide? Non essendoci una verità, restano i giudizi dei singoli. Dategli un ascolto e traete le vostre conclusioni, elevandolo a capolavoro o usandolo come sottobicchiere. In entrambi i casi, Wheel of Fortune avrà lasciato il segno.