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Dopo quattro lustri di distanza dall'unica testimonianza in studio (un 7" uscito postumo nell'85) SDD si è riunita, è tornata in studio e ha preparato un ritorno eccellente. Anarcopunk d'annata su questo cd, e non potevo chiedere di meglio. Qualcuno di voi (chi c'era o chi ha ricercato in seguito) avrà sentito parlare dei Soglia del Dolore, friulani esponenti di punta della scena italiana anarchica dei primi anni '80. Assieme a Antigenesi, RAF Punk, Impact e una manciata di altre bands, Soglia del Dolore abbracciava infatti la filosofia Crass-iana, ideologia che ritroviamo su tutte le quindici tracce presenti su questo 2984 (ogni riferimento ad Orwell credo NON sia casuale...). I temi di denuncia trattati sono tristemente semplici (basterebbe che ognuno di noi aprisse gli occhi...), validi ieri e ancor più pungenti oggi, in una società che sembra essere stata narcotizzata dai media e dal-falso-benessere. Nucleare, imperialismo economico, standardizzazioni forzate di movimenti che si definiscono "contro"... c'è tutto dentro questi testi, vero fulcro di un album in cui la musica rabbiosa e diretta è si metodo di espressione, ma sopratututto corollario per delle liriche infuocate e taglienti. Francis Tami e soci hanno fatto un bel colpo, tornare dopo vent'anni di oblio a registrare un album non è da tutti, riuscire a farlo con stile ancora meno. Soglia del Dolore è riuscita in questo intento alla grande.

Max1334