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DOROTHI VULGAR QUESTION - L'equilibrio
autoprodotto 2008
Ricordate i Symbiosi? Gli Wilderness?? gli Horn Beat? Bene. Siamo nel cuore degli '80, la darkwave dava i suoi frutti in Italia, finchè tutto poco alla volta scivolò verso altro, o verso il nulla. A distanza di vent'anni è dunque un piacere risentire nomi come Alessandro Grassini (giàchitarra dei Symbiosi e degli Wilderness), Marco Provvedi, Alessandro Tucci e Matteo Lotti (ovvero tre ex Horn Beat). Più strano è vedere affiancato a il loro nome quello di Nico Bottiglioni, ex Full Vibration, una band Reggae che aveva alzato un pò di polvere tempo fa grazie ad una manciata di canzoni divertenti e pungenti. L'unione di queste anime ha dato vita al progetto Dorothi Vulgar Questions, e quello che ho tra le mani è il debutto su lunga durata che segue un demo omonimo già valido di per se. Tra Post Punk, wave ed influenze fortemente indie, scivolano via le undici tracce del lavoro. E alla fine viene voglia di rimetterlo nel lettore e farlo girare ancora. E ancora. Perchè L'equilibrio è uno di quei pochi dischi attuali che sa riallacciarsi al post punk ed alla psichedelia con stile, senza voler risultare originali a tutti i costi ma senza nemmeno ristagnare nei soliti clichè triti e ritriti. Ci sono strizzate d'occhio ai Mercury Rev, strette di mano con l'indie quasi mainstream di u2 e REM prima metà '80, occhiate con i Norvegesi Motorpsycho... quasi troppa carne al fuoco. Ma indubbiamente di qualità. Coprimi ed Hate You sono a mio avviso i brani migliori, soprattutto quest'ultima, diretta, veloce, saltellante, disillusa, molto Lee Ranaldiana... brano da ascoltare in heavy rotation finchè non vi entra definitivamente sotto la pelle. Un buon lavoro davvero.