RECONDITA STIRPE - NESSUNA LETARGIA
Hau Ruck SPQR 2008
Dopo il mini omonimo uscito due anni fa (e recensito in ritardo su queste pagine a inizio anno), il combo genovese arriva finalmente al debutto su lunga durata, e non posso che accogliere positivamente quest'avvenimento. Il giudizio positivo che avevo nutrito nei confronti dell'ep è qui confermato e rafforzato, e non credo di esargerare dicendo che i Recondita Stirpe possono essere tranquillamente considerati tra i pochi eredi di un certo tipo di neofolk, genere che dopo un periodo di sovraesposizione è poco a poco imploso a causa della carenza di idee. idee che non mancano ai nostri, che reinventano ad ogni passaggio gli stilemi già percorsi in precedenza da altri. I clichè ci sono tutti (tamburi marziali, chitarre acustiche vs fisarmoniche, voci epicheggianti...), ma non vengono abusati e diventano semplicemente un mezzo per esprimersi. Il tango "La Malia Dei Sensi" ad esempio è un brano che sembra già essere stato scritto milioni di volte, eppure non si può fare a meno di amarlo e riascoltarlo, così come Invasion o Pestilentia. Un album che parte un pò in sordina a mio avviso, ma che dalla metà in poi prende il volo. Le ultime sei tracce segnano il percorso da seguire dei nostri, che potrebbe in breve tempo portarli nel gotha del Neofolk di classe, grazie anche ad un lirismo ispirato e pungente, non privo di ironia, che è il vero perno sul quale ruota il fascino e la magia dei RC. Un ottima prova, un debutto su lunga durata che fa ben sperare per il futuro.