RECENSIONI DISCHI

ASTRAL - Sleepwalker

Vibraphone 2008

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Sembra che lo Shoegaze ed il Deam Pop in America stiano vivendo una nuova vita. E' un periodo in cui i lavori che si riallacciano a queste sonorità si moltiplicano, e non posso che esserne felice. Questi Astral hanno dalla loro anche un certo appeal alla Sigur Ros, pur mantenendo le radici ben piantate su My Bloody Valentine et co. Atmosfere dilatate, sognanti, plumbee (A Lullaby From Amsterdam) vanno a scontrarsi contro sferzate postpunk di derivazione Cure meets Sonic Youth (Cracked), mentre ballate malinconiche (In Circles) si confrontano con momenti di puro wall of sound (White Tigers). Non un capolavoro, ma di certo un buon disco, che farà felici gli amanti del genere e che pone delle ottime basi per un futuro musicale che spero si spinga anche oltre il reinventare lo Shoegaze, dato che la band sembra avere le carte in tavola per fare bene un pò ciò che vuole.

Max1334

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