RECENSIONI DISCHI

THE BLACK WATCH - Icing the Snow Queen

The Eskimo Record 2008

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Se avete nostalgia dei My Bloody valentine e dei Breathless, ma li vorreste un pò più pop con venature malinconiche, forse questo album potrebbe fare al caso vostro. I Black Watch da Los Angeles ci regalano undici brani in bilico tra Indie Pop e Shoegaze leggero, dolci, sognanti, "easy" ed accattivanti. L'unico neo è una voce non propriamente "bella", in quanto imprecisa e vagamente sporca, ma anche questo in realtà ha il suo peso nell'economia di un album del genere. Trascinata e sbilenca, nonostante i difetti ammalia in maniera paurosa (Apres lisette, in odore di primissimi Placebo), si infila in testa coperta da muri di chitarre (Jenny Holly Wally Martin), si fa barrettiana (Kindly Remind Me)..Insomma, bella no, versatile si. Sta a voi decidere, ma io voto per il si. Molte chitarre acustiche doppiate da Jaguar in iperdistorsione effettata su ritornelli zuccherosi e riff color blu puffo intinto nelle fragole. Si capisce? Il folk americano di Quite Contrary va a cozzare non poco con tutto il resto dell'album, risultando davvero fuori posto. Ma è poca cosa se guardiamo all'effetto complessivo. Un buon disco, piacevole, che ci fa riassaporare certe sonorità che sembrano essere rimaste attive nell'underground USA.

Max1334

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