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Il violinista campano Edo Notarloberti ci presenta nove tracce suonate magistralmente. E già questo è cosa buona. La casa discografica alla quale si appoggia è la Ark Records, nota per avere tra le sue fila solo musicisti di ottimo livello. Ed è un altra cosa buona. La Ark, difficilmente fa uscire cose brutte. Al massimo piacevoli. Ed è un altra garanzia. La copertina è quanto di più semplice e bello si possa desiderare da un musicista acustico. E anche l'occhio è stato ripagato. Ora mancano le orecchie, e devo dire che dopo tutte queste premesse, il mio ascolto era predisposto in senso positivo. E non sono rimasto deluso. Nove tracce delicate, profonde, armoniose, dove pianoforte e violino si intrecciano magistralmente raggiungendo apici di malinconia e bellezza inaspettati. Sognante, romantico, struggente, questo debutto di Edo (già con Argine ed Ashram, collaboratore di Lupercalia e Corde Oblique tra gli altri... ). Impreziosiscono ulteriormente il lavoro le partecipazioni su alcuni brani delole voci di Salvio Sammartino e di Valentina Del Giudice, regalando ulteriore magia ad una mezzora di musica già sognante ed impalpabile di per sè. Un'ottima prova per una gradita riconferma. Anche da solo, Edo sa regalare emozioni. Ottimo.

Max1334