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Il nome di Gabriele Colandrea non è nuovo. Già chitarra della Claque di Dafne si ripresenta oggi con un nuovo progetto, Stopper 72, in cui ricopre tutti i ruoli, dalla composizione agli arrangiamenti, strumenti suonati, voce ecc. Spesso questo porta ad un appiattimento generale del mood, ma non è questo il caso. Le nove tracce che compongono il cd infatti sono dinamiche e fresche, riallacciandosi qua e là alla wave chitarristica che fu, e il risultato è molto piacevole. Non mancano incursioni in ambiti più-se mi passate il termine- progressivi (vedi Rue Mouffetard) od ariosi in odore post rock (Pentotal), fino al rock classico di chiara derivazione Floydiana (ottimo il solo, complimenti) di Strega Semper Strega Est (titolo che potremmo prendere come slogan. Ok battutaccia). Si chiude con Stopper 72, dimostrazione dell'incontro tra tutte le anime musicali sopradescritte. C'è molto Gilmour qui in mezzo, e per chi scrive la cosa non può che essere ottima. Manca forse una vera voce, dato che tutti i brani tranne uno sono strumentali. La cosa non è male di per se, ma alla lunga rende l'ascolto poco scorrevole. Il pezzo cantato poi...mmm...capiamoci, è davvero un bel brano, ma è della Claque di Dafne (con tanto di Emiliano, appunto, alla voce), e si sente che si sta parlando di un progetto diverso. Un pò come se in Blue Sunshine ci fosse stata Play For Today. Magari lo stacco non è così drastico, ma è per far capire cosa intendo. Tutto questo comunwque non intacca il valore di un opera che così com'è ha molti punti a proprio favore. Spero di risentire presto Gabriele, anche perchè riuscire a captare dei musicisti DAVVERO competenti in questo ambiente sta sempre più diventando una rarità...

Max1334