RECENSIONI DISCHI

NICHILISMO - trattamento sociale obbligatorio

(autoprodotto 2007)

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Avevo già parlato dei Nichilismo nel 2004, con l'uscita del loro primo lavoro "declino della morale". In quell'occasione dissi che c'erano delle buone idee che potevano essere un ottimo punto di partenza per la band. Evidentemente mi sbagliavo, perchè in questi anni le cose non sono cambiate più di tanto. Sia chiaro, non è che non ci sono state evoluzioni. Prima di tutto la presentazione del cd è davvero ben fatta. Secondariamente i testi, pur copntinuando ad affiancarsi allo stile di Godano, non risultano mai sopra le righe o stupidi, ed anzi diventano lo scheletro portante dei brani. La produzione è buona, e i suoni ci sono tutti. Diciamo, per farvi capire, che siamo in zona Umberto Palazzo e i Santo Niente, marlene Kuntz et simila, suoni eccellenti che il nostro paese ci regalava dieci anni fa e più. Il problema sono le canzoni stesse. le linne musicali sono fin troppoo complesse, quasi per il gusto di esserlo, e mancano in varie occasioni la presa con l'orecchio, anche con quello più abituato a certe soluzioni. Manca un pò l'energia vera, il sudore. Ed è un peccato, perchè, ora come allora, anzi di più, le carte in regoloa ci sarebbero tutte. Ripeto, ottimi suoni, ottimi testi, ma canzoni traballanti. Mettere a fuoco i tasselli mancanti potrebbe essere la carta della svolta definitiva.

Max1334

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