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Dopo le esperienze con teatro Satanico e Lunus, torna Devis G, col nuovo progetto chiamato DeV. Un nuovo lavoro dedito alla sperimentazione, un nuovo album in cui le idee e le ispirazioni sono molteplici eppur sempre mirate, amalgamate in modo perfetto tra loro fino a diventare un entità a se stante. Un lavoro certamente ostico per chi non è abituato a questo tipo di suoni, dove le melodie sono inesistenti mentre l'apparente caos la fa da padrone. Esatto, ho scritto apparente. perchè se ad un primo ascolto, un neofita potrebbe definire questi brani "semplice rumore", in realtà le orecchie più fini non faranno fatica a captare il meticoloso lavoro di cesellatura tra sfuriate infernali, stridori metallici, colonne sonore psicotiche in loop, brani che il Male in persona riterrebbe troppo forti e spaventosi. Un pò quello che era l'industrial vecchio stampo, che amavo e continuo ad amare. La musica deve essere emozione. E la paura, l'ansia, il soffocamento, il terrore, il dubbio fanno tutte parte del corollario dei nostri sentimenti. Questo disco ne è la colonna sonora ideale. Ascoltate "Verbo è Vero" per capire cosa intendo, o anche l'accoppiata finale "Demoniaco è ciò che non si può risolvere con l'intelletto e la ragione"/"Liminale". E dato che spesso, recensendo lavori simili, lamento l'assenza di un supporto video, sono stato felice di vedere che assieme alle sette tracce audio è opresente un video di Elisa Fabris su musiche di DaV, "Selbstmond", che da solo vale l'acquisto di tutto l'album per il perfetto matrimonio musica/immagine. Un album consigliato a quelli che cercano qualcosa in più rispetto al solito industrial ambient trito e ritrito.

Max1334