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HEAVEN FALLS HARD - Solace
(Fossil Dungeon 2007)
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Splendido esempio che traccia una linea rossa tra il post rock d'ascolto e l'ethereal d'atmosfera. E' proprio su questa linea che camminano le dieci tracce di Solace degli Heaven Falls Hard, affascinanti affreschi di piacevole isolamento in luoghi solitari. Tracce dilatate, mantra sonori tra echi, riverberi e visioni di nulla tra percussioni a tratti impercettibili, voce femminile, basso appena pizzicato, chitarre fluide e tappeti tastieristici. Echi di Sigur Ros ultima maniera si mischiano a certe uscite goticheggianti che riempivano i nostri scaffali una quindicina di anni fa. Non ci sono violenti sbalzi d'umore in queste canzoni, non c'č rabbia, e forse nemmeno dolore. Solo malinconia, al massimo, ma mai usata come scudo per nascondere carenza di idee. Il disco č molto piacevole, soprattutto se ascoltato in momenti particolari. La colonna sonora ideale per un pomeriggio tardo di febbraio, con quel sole che cala dietro le montagne piano senza far rumore, i ricordi che fluttuano rapidi in testa e noi nella vana ricerca di fare un punto della situazione. Punto che non arriverā, ma che si farā abbracciare dalle note di questo "Solace". Bel disco davvero. Con copertina splendida ad opera di Elisa Lazo de Valdez