STARCONTROL
ottobre 2012
Altro gruppo emergente che ritroveremo sul palco del Moonlight Festival 2012, gli Starcontrol potrebbero rivelarsi una rivelazione rivelata ;)
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Benvenuti su Erba Della Strega. Vi va di presentarvi?
Ciao, siamo gli Starcontrol, band con base nell’hinterland milanese formata da Laura, Davide e Moreno.
Un pò di storia del gruppo...
L’idea nasce da un raggio di sole durante un’afosa giornata d’agosto del 2008... Tutto quel caldo e quella luce facevano solo desiderare qualcosa di oscuro per sentirsi meglio, una canzone in bianco e nero in sottofondo. Più che altro fu Laura ad essere mossa dall’esigenza di esternare quelle emozioni intrappolate dentro di lei che nella musica trovano la sola via d’uscita. Dopo varie ricerche ed annunci, nell’inverno 2008 incontra Moreno, anch’egli musicista solitario in cerca di band, che si unisce al progetto. Il 2009 è stato l’anno della conoscenza e della sperimentazione nel quale si sono succeduti vari e validi elementi tra voce e batteria, fino ad arrivare all’inizio del 2010 in cui, sempre tramite annunci vari, incontriamo Davide, e con lui oltre a nuovo entusiasmo arriva finalmente la stabilità. Con la nuova formazione i pezzi scritti in precedenza vengono rivisitati e ne arrangiamo di nuovi, così nel novembre dello stesso anno usciamo finalmente allo scoperto calcando i primi palchi e portando la nostra musica al di fuori dalle solide pareti di casa.
A febbraio del 2011 registriamo un primo demo di 7 pezzi, e proseguiamo con un’intensa attività live. Il 2012 porta un nuovo Ep dal titolo “The Ages of Dreams” e una serie di live sempre più importanti, come quelli in apertura a Zola Jesus, Die Selektion, Tiyng Tiffany e l’imminente supporto alla data unica dei Rosa Crux a novembre.
Per chi non vi conosce, dove sono piantate le vostre radici musicalmente parlando?
Le nostre radici sono fortemente piantate nella musica anglosassone o comunque nord europea, ci sentiamo più attratti dai suoni freddi nati negli anni ‘80 (ripresi poi negli ultimi anni da una serie di valide e non band contemporanee) e da tutte le sensazioni che si portano dentro. Abbiamo gusti personali differenti, i nostri ascolti non si limitano ai generi di riferimento come il post-punk e la new wave e crediamo che questo si possa denotare dall’ascolto delle nostre canzoni; siamo noi i primi a riconoscere di essere una creatura ibrida e non ben ascrivibile ad un genere musicale, ma la cosa non ci preoccupa molto.
Come avete scelto il vostro nome?
La storia è molto semplice, in quell’afoso giorno di agosto su di un monitor appare la scritta “Star Control” che è il nome di un vecchio videogioco, e in quel momento un raggio di sole colpisce il video... Laura lo prende come un segno del destino, sarà il nome giusto?
Domanda ostica e a doppio taglio: Cosa hanno di diverso o speciale gli Starcontrol per poter emergere nella scena?
Sinceramente non amiamo incensarci o auto-referenziarci, e non ci siamo mai soffermati a notare le nostre peculiarità o diversità rispetto alle altre band della scena; gli Starcontrol sono semplicemente tre ragazzi modesti che si sono incontrati quasi per caso, tre persone partite per questa avventura con poca o nulla esperienza, tre ragazzi che dopo anni da spettatori stanno assaggiando la magia del palco e l’emozione di poter condividere e far arrivare le proprie canzoni al cuore degli sconosciuti.
Siamo tre entità diverse che fanno parte dello stesso sogno. Musicalmente siamo ancora in fase di sperimentazione e siamo convinti di avere ancora molto da imparare e da dare, ci interessa fare buona musica e per questo stiamo dando tutto di noi. Se vogliamo cercarla, la differenza forse sta nel fatto che abbiamo mantenuto l’entusiasmo della prima volta in ogni cosa che facciamo: ogni canzone, ogni concerto ci riserva lo stesso sapore ed adrenalina del primo, con in più la consapevolezza di avanzare sempre un passo in più. Noi ci crediamo, anche la scelta di utilizzare la lingua inglese ben si sposa alla nostro obiettivo che è quello di portare la musica degli Starcontrol fuori dai confini italiani, evitando il rischio ben risaputo di rimanere confinati nel nostro Paese.
Che reazioni avete avuto sinora da pubblico e critica? I complimenti migliori? Le critiche più costruttive?
Abbiamo ricevuto parecchi complimenti fino ad ora e questo non può che farci molto piacere; per quanto riguarda le critiche, invece, forse i primi a trovare dei punti su cui soffermarsi di più siamo noi stessi, conosciamo il nostro potenziale e vorremmo sempre ottenere il massimo, ci sproniamo a vicenda e lavoriamo insieme per avvicinarci alla condizione migliore. Dobbiamo però ammettere che spesso da chi assiste ad un nostro concerto riceviamo la medesima domanda: <<come mai non avete un batterista?>>. Praticamente un tormentone. La risposta è semplice: all’inizio del progetto non riuscivamo a trovare un batterista stabile o che aderisse completamente al nostro genere musicale, ma avevamo l’esigenza di cominciare a provare la mole crescente di pezzi che stavamo scrivendo, così ci siamo affidati alla batteria elettronica come tantissimi gruppi in passato hanno fatto e senza grande scalpore molti altri continuano a fare oggi.
Per quanto riguarda noi, la differenza sostanziale è che dall’utilizzo di una semplice drum machine siamo passati subito alla creazione di basi più articolate, non frutto di loop preconfezionati ma “disegnate” battuta per battuta da Moreno che, oltre ad essere un bravo chitarrista, spende molto del suo tempo nella creazione di drum tracks ora più acustiche ora più elettroniche, secondo il feeling che vogliamo dare al pezzo. La cosa ha funzionato e quindi ci siamo abituati a questa soluzione, anche se da qualche tempo portiamo sul palco una batteria elettronica che in alcuni pezzi viene suonata dal nostro cantante Davide - che tra l’altro si sta riscoprendo un ottimo polistrumentista.
Ci piacerebbe che la gente vedesse questa cosa come una caratteristica che ci contraddistingue dalle solite formazioni, e non come una mancanza.
Parteciperete al Moonlight Festival : impressioni, emozioni a riguardo...
Il Moonlight Festival è un evento molto importante e rinomato, siamo veramente emozionati ed onorati di questa possibilità, vedere il nostro nome affiancato a quello delle altre band in programma è qualcosa che ci riempie di orgoglio. Non smetteremo mai di ringraziare il nostro ufficio stampa Indie Press per il supporto, così come Darkitalia e ovviamente tutta l’organizzazione del Moonlight Festival.
Cosa vedremo ed ascolteremo quel giorno? Avete in mente qualcosa di particolare?
Porteremo sul palco principalmente le canzoni dell’ultimo Ep oltre a quelle più amate del nostro primo lavoro, ma sopratutto vi faremo ascoltare in anteprima per il pubblico italiano (l’abbiamo suonata solo una volta ad una delle ultime esibizioni in quel di Francoforte) l’ultima creazione targata Starcontrol… il pubblico teutonico ha apprezzato molto e contiamo piaccia anche a voi!
Progetti futuri?
Stiamo componendo nuovi pezzi e vorremmo registrare un nuovo ep appena possibile, in questo stiamo vagliando la possibilità di un’autoproduzione completa. Abbiamo continuamente richieste di partecipazioni ad eventi live e sotto questo punto di vista va tutto alla grande, ma il nostro sguardo va oltre confine, vorremmo organizzare qualche tour all’estero dove la risposta sembra altrettanto se non ancora più positiva che da noi. E non dimentichiamo la cosa più importante: divertirci.
Le ultime parole sono per voi!
Vi abbiamo raccontato qualcosa di noi, ora tocca a voi venirci ad ascoltare al Moonlight Festival o in una delle nostre prossime date! Vi ricordiamo anche sulle nostre pagine bandcamp o last.fm potete scaricare GRATUITAMENTE il nostro ultimo ep e altri brani!
http://starcontrol.bandcamp.com/
http://www.lastfm.it/music/STARCONTROL