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Gianluca Martucci (già Urna e Sagenhaft, recensiti qui molti anni fa) torna con un lavoro nuovo a metà. Il primo disco infatti era uscito quattro anni fa e ci regalava materiale sparso composto ed inciso tra il 1998 e il 2004. Un lavoro interessante, seppur estremamente ermetico, di difficile assimilazione e nella quale era difficile perdersi. Ambient astratto, con voci recitate e sferzate acustiche qua e là e quella voce atonale e greve che faceva capolino su tutto il disco. Interesante, ma a volte ostico. Il secondo disco invece, Mr Bizarre, pur non spostandosi sostanzialmente da quei canoni, va ad inserire piccole novità, come sampler preregistrati, utilizzo massiccio di voci filtrate e sonorità cupe e magmatiche, meno rarefatte che in passato. Un passo in avanti, sicuramente. E chissà che la prossima volta Gianluca non se ne esca con un vero masterpiece. Se solo riuscisse ad incanalare tutte le passioni e le energie in uno schema suo, si potrebbero sentire grandi cose. Consiglio, paradossalmente, le briglie. Dare regole all'astratto, dunque. Ordine nel caos. Solo così ci sarà il salto di qualità definitivo.

Max1334