SPIRAL 69 - No Paint On The Wall
Mega Sound 2011
Per chi scrive, queso nuovo album degli Spiral 69 è un nuovo inizio. Il side progect di Sabetti (già negli Argine e nei Pixel) è ora una vera e propria band, grazie a Stefano Conigliaro (batteria), Enzo Urso (Chitarre), Licia Missori (Piano) e Andrea Ruggiero (Archi, già con Spiritual Front, RossoFuoco...). Riccardo ora può davvero concentrarsi sui dettagli delle sue composizini, e il risultato è nettamente superiore al già buono "A Filthy Lesson for Lovers" del 2009. La melodia sembra prendere il sopravvento (Cold, Love is for Lovers) ma è solo l'altra faccia della medaglia: brani come "Everyone has Somene To hate" suonano secchi e tirati, così come in "Beautiful Lie" l'anima pop-sofisticata della band esplode orgogliosa. Spettri di Smith e Reznor appesi alle pareti sulla title track e "Ethon II", mentre il cameo del duetto con la grandissima Tying Tiffany ("The Girl Who Dances Alone") ci regala uno dei brani meno immediati dell'album, ma che proprio per questo si lasciano apprezzare sempre di più ascolto dopo ascolto. "Best Porno" si muove convincente in acque debitrici al neofolk "moderno" , mentre il brano che chiude il lavoro, "Bleeding Through", odora di epicità Smithiana lontano un miglio. Ma non è plagio: semplice rilettura personale di atmosfere ed emozioni che, da povero scribacchino quale sono, non riesco a spiegare meglio. In poche parole, uno dei pezzi migliori dell'album. Nessuna fossilizzazine su un genere preciso dunque, tonnellate di ecletismo, voglia di sperimentare e mettersi alla prova, grande songwriting e classe negli arrangiamenti. Serve altro? Ascoltateli.
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