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Già il 7" recensito su queste pagine poche settimane fa mi aveva fatto intravedere un Douglas P. inedito... Questo attesissimo Peaceful Snow è la conferma che l'ispirazione è tornata a scorrere copiosa nelle vene di Pierce, complice anche la fresca collaborazione con il pianista slovacco Miro Snejdr. La bellezza delle composizioni si schiude poco alla volta, liberando pian piano alcune tra le gemme più ispirate che i DIJ ci abbiano regalato negli ultimi anni. Se il rinnovarsi è l'arma per mantenere alto il livello artistico, la storia della band ci ha insegnato che le collaborazioni hanno sempre influito notevolmente sul prodotto finale. Tanto avevo amato il periodo condiviso con Albin Julius, così quanto non avevo apprezzato nè il sodalizio con Boyd Rice, nè le ultime prove ufficiali della band. Che alle mie orecchie sembravano stanche e poco ispirate. Oggi invece le carte si sono rimescolate, e se all'inizio può essere straniante ascoltare QUELLA VOCE (perchè diciamola tutta, la poesia e la melodia dei DIJ si trovano proprio nelle corde vocali di Douglas) posarsi semplicemente su un pianoforte a coda, poco alla volta il tutto risuona maledettamente familiare, e già ci immaginiamo di poter apprezzare questa composizioni dal vivo (perchè in fondo tutti noi speriamo che i DIJ tornino su un palco), magari in un teatro. Raccolto, caldo, accogliente ed intimo. Ecco, il lirismo di Pierce ha raggiunto quel punto di non ritorno dove sembra che stia cantando più per se stesso che per gli altri. E mai come in questo caso è un piacere ascoltarlo.
In allegato all'album, un altro dischetto, "Lounge Corps", dove diciassette classici della Morte in Giugno sono riproposti in versione strumentale per solo pianoforte. Un riempitivo piacevole, che non toglie ne aggiunge nulla al valore assoluto di questo eccellente ritorno di Douglas P. Grande album.

Max1334