SYD BARRETT - An Introduction to Syd Barrett
Harvest 2010
Ennesima raccolta per Syd barrett, l'indimenticato folle genio che accese la scintilla dei Pink Floyd nella seconda metà degli anni '60 per poi spegnersi poco a poco rinchiudendosi nel suo mondo. Per la prima volta troviamo qui racchiusi assieme sia brani del suo catalogo da solista, sia alcuni pezzi dei Floyd. Nessuna chicca vera e propria, o quasi. La versione stereo di Apples and Oranges era già rintracciabile sul box triplo di Piper uscito un paio di anni fa, i remix ad opera di David Gilmour (responsabile di questo progetto) sono piacevoli solo per chi come il sottoscritto ha consumato letteralmente le vrsioni originali, mentre il basso risuonato di David su Here I Go aggiunge poco alla bellezza intrinseca del pezzo. Certo è che se qualcuno di voi non ha idea di chi sia stato Barrett, questo è un ottimo punto di partenza. Da Arnold Layne a Effervescing Elephant, passando per Dominoes, Terrapin, Dark Globe.... Alcune delle perle di Syd sono rinchiuse in questo scrigno. Mi stupisce che per l'ennesima volta siano state lasciate fuori Vegetable Man e Scream Thy Last Scream, incise originariamente per un singolo quando Syd era ancora nei Floyd, ma mai pubblicate. Le due tracce circolano da secoli nel circuito illegale, e per qualche strano motivo non sono mai state pubblicate ufficialmente in nessun modo. Sorte diversa è capitata a Rhamadan, brano strumentale di cui giravano degli spezzoni di bassa qualità, qui ripresentato in tutta la sua follia lunga venti minuti... Peccato che l'unico modo per averla è comprare il cd ed usare un codice personalizzato per scaricarla, dato che NON FA PARTE della compilation. Tirando le somme, David Gilmour poteva far meglio. Il catalogo di Barrett è reperibile a basso przzo da secoli, e stiamo parlando di tre album, mentre i singoli dei Floyd sono stati ristampati varie volte. Un operazione inutile per i fan sfegatati, anche se sia la copertina (splendida) che i lavori di remissaggio valgono la spesa.... Per tutti i neofiti invece, è un ottimo punto di partenza. Ma si poteva fare meglio. Circola da anni tra i fans un box chiamato "Have You Got It Yet?". Diciannove (!!!) dischi di rarità, curiosità, inediti e registrazioni alternative. Gilmour, la prossima volta, apri DAVVERO i cassetti e tira fuori qualcosa che ci faccia brillare gli occhi.