INTERVISTE

LIA FAIL

Novembre 2008

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01-Prima di tutto presentatevi ai lettori di EDS

 

Ciao a tutti i lettori di “ERBA” siamo i LIA FAIL: il nostro nome si rifà alla “Pietra del Destino” antica leggenda celtica. Proponiamo un folk molto oscuro, con venature dark e wave. Le nostre ballate, suonate tutte in acustico, sono accompagnate ora da tenui arpeggi di chitarra, ora da sostenuti tamburi marziali e minimali; infine, un violino irlandese dona al nostro sound un pizzico di brio tradizional-popolare.

 

02-Un pò di storia

 

Le nostre vicende sono simili a quelle di tante band emergenti: un gruppo di amici si riunisce per suonare insieme, più per passatempo che altro; subito dopo, un debutto allo sbaraglio come “guest” in un concerto degli inglesi OSTARA. Poi il passatempo incominciava pian piano a svilupparsi: un primo (ingenuo) demo, e concerti come “guest” a famosi gruppi italiani, inglesi e tedeschi (ARGINE, HEKATE, DAS ICH, ENDRAUM, STALINGRAD, IN MY ROSARY, SPIRITUAL FRONT, GREEN MAN); quindi, un secondo demo, già più maturo ed apprezzato dalla stampa, e varie partecipazioni a diversi festival italiani di musica neo folk e gothic. Più il progetto diventava serio, più si susseguivano defezioni e continui cambi di formazione, a causa della difficoltà di far coincidere gli impegni della band con il lavoro, lo studio, la morosa gelosa, ecc… Con questa attuale band, completamente rinnovata rispetto alla primissima formazione, abbiamo scritto nuovi brani, nel 2007 abbiamo pubblicato un nuovo demo intitolato “LEIPZIG”, ed abbiamo avuto l’onore di presentarlo dal vivo, suonando come gruppo-spalla agli inglesi SOL INVICTUS.

 

03-Volete parlarci di “Leipzig”? C'è un messaggio, un concept di fondo?

 

Bravo MAX, hai detto bene ! Questo CD, abbiamo voluto che si presentasse come un “concept”. Vi è un tema unico che collega i brani tra loro, “la caduta di un regime”: un regime comandato da un dittatore che propagandava le sue mire dall’alto delle piazze delle grandi città, ad immense folle che esultavano ad ogni sua dichiarazione (IN THIS SQUARE); un dittatore che spingeva il popolo al sacrificio estremo, per l’espansione nei Paesi confinanti (LONELY ANGUISH). E quando il dittatore inesorabilmente cade, il popolo si ritrova in un Paese allo stremo: individui spaesati che vagano in città ormai in rovina (LEIPZIG), e che sopravvivono fino alla vecchiaia, turbati dal ricordo dei compagni caduti in terribili quanto inutili battaglie (RESTLESS EYES).


04-Prima i testi e poi le musiche od il contrario? Qual’è dunque il centro dei Lia Fail, l'aspetto sonoro o il significato dei testi?

 

La scrittura delle canzoni avviene in maniera abbastanza semplice e naturale: su cassetta registriamo dei provini composti con minimali giri di basso o arpeggi di chitarra; poi ci riuniamo nella nostra cantina, e lavoriamo all’arrangiamento dei brani: i suddetti provini subiscono innumerevoli cambiamenti, fino a quando non raggiungono una “forma-canzone” che piaccia a tutti. Contestualmente lavoriamo sui testi e stiamo attenti che la traduzione e l’adattamento non ne modifichino il significato. Per i LIA FAIL l’aspetto sonoro è molto importante: abbiamo cercato un suono che valorizzasse appieno le tre voci ed evidenziasse le piccole sfumature ed i dettagli, che sono fondamentali nel genere che proponiamo. Ma anche i testi non sono meno importanti: nelle canzoni di questo “concept-album” esprimiamo il nostro credo ”anti-militarista”. Nella nostra musica, così come nei nostri testi, vi è un messaggio di speranza (da non confondere con un messaggio meramente politico): dopo l’apocalisse, il genere umano vuole rinascere, dopo aver pianto sulle rovine, è importante rimettersi in piedi e ricostruire.

 

05-Nonostante una chiara matrice neofolk ho sentito altre influenze nelle vostre composizioni…

 

Sicuramente avranno raggiunto il tuo orecchio sonorità tipiche del folk irlandese, soprattutto nella ghost track finale, oppure ritmiche e soluzioni tipiche del progressive anni ’70. Ma le nostre radici sono ben piantate nella wave anni ’80 (DEAD CAN DANCE, COCTEAU TWINS) e siamo influenzati anche dal pop di quello stesso decennio, influenze riscontrabili soprattutto nella forma “strofa – ritornello – strofa” delle nostre canzoni.

 

 

 

 

06-Cosa propongono i LIA FAIL in sede Live?

 

Dipende dall’ambito nel quale veniamo inseriti. Spesso ci ritroviamo a suonare in piccoli club, prima della serata danzante: in questi club offriamo uno “show” dalle oscure atmosfere gotiche, accompagnate dall’austerità delle percussioni minimali; il tutto in un clima molto intimista, instaurando col pubblico un feeling più confidenziale! In diverse situazioni invece (ad esempio quando suoniamo in qualche pub), ci piace regalare anche atmosfere tipiche della musica irlandese, rivisitando delle classiche “reel” e ballate tradizionali, con batteria galoppante ed un violino dominante.

 

07-Fatevi una domanda e datevi una risposta

 

Caro MAX, hai finito le idee? Sì? A parte gli scherzi, molte volte ci è capitato di trovarci davanti a varie difficoltà: l’acquisto di strumenti ed attrezzature, oggi più che mai, costosissime; le notti insonni passate a registrare i demo; i musicisti che “vanno e vengono” (in questa band più di tante altre). Per non parlare poi, dello “sbattimento” per cercare ingaggi, noiosissimi (quanto inutili) sound-check, esecuzioni live davanti ad una sola dozzina di persone (in Italia la realtà è questa, anche per band “molto più” famose). Ed infine, come se non bastasse, un "cachet" che ricopre appena il rimborso spese. Quindi, dopo questa tediosa premessa, la domanda che CI facciamo è la seguente: “SI PUO’ FARE QUESTA VITA?” Vale la pena continuare ad ingoiare bocconi amari, per proporre un’arte che noi stessi consideriamo “nobile” in quanto si tratta della NOSTRA musica? Ma quando poi, riceviamo apprezzamenti, prima dagli amici, poi dalla stampa ed infine dalle web-zine, ci rispondiamo: “Certo che ne vale la pena !!! Ci piace suonare dal vivo, è il motivo principale per il quale scriviamo musica !!! E continueremo a suonare, mettendo a nudo la nostra anima, ed offrendo tutta la nostra passione.

 

08-Progetti futuri

 

Nell’immediato futuro, contiamo sull’uscita del nostro primo “full lenght”, che comprenderà tutti i brani di “Leipzig”, alcuni brani tratti dai precedenti demo, opportunamente ri-arrangiati, ed altri brani inediti. Poi, vorremmo suonare tantissimo dal vivo: sicuramente da parte nostra, c’è la voglia di deliziare il vostro udito il più possibile (e non è una minaccia !).

 

09-Desideri aspirazioni sogni

 

Beh, possiamo dire che una delle nostre aspirazioni l’abbiamo raggiunta: aprire il concerto dei SOL INVICTUS, dei “maestri” per noi ! Ma il desiderio più grande di chi è innamorato della propria musica, pensiamo sia quello di dedicarsi completamente ad essa, preoccupandosi di altre pochissime cose (altrettanto importanti), e permettersi di vivere solo di essa. Il nostro sogno è quello di girare l’Europa, calcando più palcoscenici possibili: sarebbe fantastico se la gente, ascoltando la prima strofa di una nostra canzone, sapesse riconoscere subito che sono i LIA FAIL. Sono solo sogni, lo sappiamo, ma ci aiutano ad affrontare i momenti oscuri (e sono tanti), e ci spingono ad andare avanti nei nostri intenti.


10-Le ultime sono per voi

 

MAX, prima di tutto ringraziamo te, per questa intervista: speriamo di incontrarci presto per parlare, magari, del nostro nuovo disco. Salutiamo tutti i lettori di “ERBA”: Vi invitiamo a seguirci dal vivo. Per informazioni, visitate la nostra pagina Myspace:


http://www.myspace.com/liafailmusic

 

Ciao a tutti e grazie per l’attenzione

LIA FAIL

Max1334

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