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Avevamo sintetizzato l’esordio dei DELIRIUM MASK “Entes” del 2020 così: “leggero senza lasciare traccia che non sia qualche ematoma da pogo fronte palco”; il combo Cileno torna dopo quattro anni con “Metrajes”(Autopr.) e le cose vanno straordinariamente meglio. Decisi segnali di progresso erano già emersi con i due singoli “Fantasma” e “Sacramentinos”, brani di rara potenza a cavallo tra il gothic-rock (Messicano) ed il post-punk da “battaglia”. Una volta svelato l’album, fin dalla traccia iniziale “Osiris”, possiamo confermare la bontà del lavoro che si attesta tra le migliori produzioni goth cantate in Spagnolo degli ultimi anni. I Delirium Mask si scrollano di dosso le leggerezze “post-punkettine” a salve dell’esordio armandosi di chitarre taglienti che rimangono nella mente come in “Frecuencia y Pánico”, “A Otra Dimensión”  o “Don Caras” -una sorta di secondo atto di “Sacramentinos”- con uniche eccezioni in “Ocultos Sin Volar” -troppo synthpop- e “Virus Humano” -troppo punk-. Fortemente indicato agli amanti del goth “old school” Messicano (primi Alaydha) e del goth batcavernicolo Iberico (Paralitikos). Out fisicamente in Sudamerica dal 26 Maggio, passati oltre sei mesi possiamo affermare che il lavoro non sarà pubblicato in Europa, vedi il precedente, da Bat-Cave Prod. Un vero peccato.

Mr. Moonlight