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Se “Put Your Lips On Me”, primo singolo “psycho-tex-gothabilly” del precedente album “Kiss Of Death” era stato un depistaggio, la frenetica rock song “Live To Love” in odore di Flesh For Lulu è foriera di novità sullo stile del terzo lavoro sulla lunga distanza dei BLACK ANGEL. Dal “nosferatesco” titolo di “Prince Of Darkness”(Solid Rec.), il lavoro confezionato da Matt Vowles, seppur concettualmente sempre legato agli anni ottanta, risulta aver raggiunto la piena maturità compositiva. Quello che ho definito “goth patinato” presente nei precedenti album fa solo da fugace comparsa in “Give It To Me”, mentre il resto del disco ha un incedere più vario e “rock’n’roll”. “Alive”, dal taglio glam/goth, le veloci “The Prince” e “Turn Around” fanno ancora rivivere i Flesh For Lulu di “Long Live the New Flesh”, mentre le composizioni più rilevanti del lavoro, che decretano l’avvenuta piena maturità del progetto Dark Angel, sono “Serene”, una notturna driven-goth-song da pelle d’oca, la cupa “Secretly” e le due malinconiche “Call The Night”/ “My Love” con la seconda che si erge a miglior canzone di un album che è il migliore dei tre fino ad ora pubblicati, consigliato. Disponibile fisicamente dal 22 Giugno

Mr. Moonlight