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INTERVISTE

HAVING THIN MOONSHINE

Marzo 2008

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Venezia venezia, misteriosa e piena di magia. venezia scrigno di segreti, di sorprese e di arti nascoste. Cerca cerca, anche il lato musicale della nostra anima può essere appagato da questo. Ecco a voi quattro chiacchiere con una delle band del nord est più interessanti del momento...

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01-Ciao ragazzi, prima di tutto presentatevi ai lettori di Erba Della Strega

 

1) Dario: Siamo quattro musicisti che cercano di contribuire a mantenere viva la musica. Quella fatta con la passione di chi mira ad esprimere se stesso in una città come Venezia, dove la politica del posto ha eliminato ogni possibilità di aggregazione ed esibizione per i molti giovani musicisti.

 

02-Come è nato il vostro progetto?

 

2) Piero: La nascita del gruppo è legata, di fatto, alla composizione di un nosto pezzo in particolare. Nel pomeriggio di una nebbiosa domenica d'autunno, strimpellando a casa qualche accordo sulla chitarra acustica, finii per ritrovarmi con una nuova canzone in mano. La canzone in questione è quella a cui, in seguito, avremmo dato il nome di "Salomè". Al momento suonavo anche in altre bands, ma per quel pezzo volevo cominciare qualche cosa di nuovo partendo da zero. Qualche minuto dopo, con un giro di telefonate, riuscii a convincere Alessia e Dario, con i quali avevo suonato già in precedenza, a formare un nuovo gruppo. Dopo non molto tempo abbiamo sentito l’ esigenza di arricchire il nostro sound aggiungendo anche il ritmo di una batteria. Con l’aggiunta di Jacopo si è così definita l’attuale formazione.

 

03-Non posso fare a meno di lodare le vostre musiche. Sono talmente piene di riferimenti musicali....senza risultare la copia di qualcuno inparticolare. In poche parole, originali. Come nascono i vostri brani?

 

3) Piero: In genere creo la musica delle nostre canzoni usando dei criteri ben precisi. Utilizzo elementi musicali sempre diversi perchè non siano ripetitive, ma cerco sempre allo stesso tempo di rimanere all'interno del sound che ora abbiamo raggiunto. Alle prove porto le canzoni con un'idea già ben definita, poi cominciamo a lavorarci tutti assieme trovando la giusta interpretazione del pezzo e della linea vocale.   

 

04-E i testi?

 

4) Alessia: I testi risentono molto della suggestione dell'ascolto, ovvero nascono dopo l'aver sentito un discreto numero di volte il pezzo ancora grezzo. Sono spesso parole volutamente vaghe, suscitate da diversi stati d'animo e situazioni piuttosto comuni. E'grazie alla musica di Piero, Dario e Jacopo e all'interpretazione del cantato che assumono un determinato significato, un certo tipo di lettura che altrimenti potrebbe essere completamente diverso.

Mi piace l'idea che l'interpretazione rimanga vaga, astratta. Penso che questo permetta a tutti di costruire la propria visione sul pezzo fatta su misura personale.

 

05-Vi sentite legati ad una scena in particolare oppure preferite essere liberi da ogni catalogazione?

 

5) Alessia: Preferiamo essere al di fuori dalle catalogazioni anche se è inevitabile. Per suonare in un locale dobbiamo dare un’identificazione approssimativa della nostra musica e solitamente accostiamo le definizioni, rock,folk, acustico o new wave, ciò non significa che facciamo strettamente parte di una di quelle specifiche realtà.

 

06-Una nota di merito va anche alla produzione del cd. Spesso i demo o le opere prime difettano di suoni ed arrangiamenti pessimi, qui invece siamo di fronte a qualcosa di davvero ben fatto, dove nulla è lasciato al caso...Siete stati molto professionali.

 

6) Piero: Grazie. Se devo essere sincero, per registrare abbiamo usato una strumentazione molto "low cost" rispetto ad un vero studio professionale. Il demo è stato registrato in un home studio allestito a casa mia. Il merito del risultato è dovuto soprattutto agli arrangiamenti ed al mixaggio di tutto il lavoro. Come professione faccio il violoncellista, suono in  orchestra ed in varie formazioni da camera. Dal mondo della musica classica ho imparato molto riguardo l'organizzazione dei suoni. Quando lavoro al mixaggio di un pezzo, lo tratto come se  fosse un'orchestra schierata di fronte a me, ed io ne sono il direttore.

 

07-Nella recensione ho detto che potreste spazzare via molti pagliacci...Quanti ne avete trovati per la vostra strada? Non è noioso tutto questo?

 

7) Alessia: Si non è il massimo, ma i pagliacci si trovano un po’ in tutti gli ambiti, ed è vero,  in particolar modo in quello artistico e musicale. Dopotutto basta continuare per la propria strada e darci poco conto.

 

08-Siete tutti muscisti ottimi. A chi vi ispirate, singolarmente?

 

8) Ti ringraziamo per il complimento innanzi tutto.

Piero: John Zorn, Django Reinhardt, John Frusciante, Johan Brahms, Black Sabbath, ...

Alessia: Personalmente ammiro molti cantanti sia donne che uomini (da Kim Gordon a Siouxie e

da David Gahan a Karen O’), ma non posso dire di ispirarmi veramente a nessuno in particolar

modo. Suona poco professionale, ma canto come mi viene più congeniale, affidandomi alle mie capacità.

Dario: Sonic Youth, Joy Division, Queen, The Cure, Radiohead, Ennio Morricone, Tool

Jacopo: John Bonham, Mitch Mitchell, Clive Bunker, Ian Paice

 

09-Progetti futuri?

 

9) Jacopo: Suonare il più possibile, magari all’estero. Da quasi un anno i nostri brani vengono trasmessi da una radio inglese della località di Bristol e siamo fiduciosi che questo mezzo ci possa procurare qualche data da quelle parti.

    Dario: Siamo da poco in contatto con un’etichetta interessata al nostro progetto, se tutto va in porto è previsto un cd il prossimo anno. Comunque per il momento dobbiamo ancora definire il tutto.

 

10-Le ultime sono per voi

 

10) Alessia: Ringrazio a nome di tutti Erba Della Strega per lo spazio concessoci e ci tengo a ringraziarti per la recensione incredibile, fa sempre piacere trovare qualcuno che apprezza un qualcosa a cui si tiene. Non è una strada facile quella nell'ambito musicale e trovare consensi è una spinta davvero molto importante.

Max1334

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