Mephisto Walz - New Apostles
autoprodotto 2013
Indietro
Cosa vi potete aspettare da un disco nuovo dei Mephisto Walz? Nulla che non sia Mephisto Walz al 100%. Il sound della band è sempre stato così particolare e speciale che è impossibile sentire un loro brano, vecchio o nuovo che sia, e non legarlo automaticamente all'evoluzione sonora e stilistica di una carriera che, per chi scrive, non ha avuto un solo passo falso. Questa seconda uscita della terza incarnazione della band (con la bravissima Sara Reid alla voce) è una vera e propria benedizione per chi ha amato ed ama QUELLE chitarre, QUELLE atmosfere, QUEGLI arrangiamenti, QUELLE melodie che hanno letteralmente influenzato generazioni di musicisti. I brani si susseguono senza tregua, lasciando ancora oggi stupefatti per la perfezione degli incastri melodici, per gli assalti frontali a chitarre spianate, per la lisergicità dei suoni... Che vi devo dire? Nulla che non si possa intuire: Barry Galvin per l'ennesima volta non ha sbagliato e ci ha regalato un album perfetto. Perlomeno per i fan sfegatati. Se da loro vi aspettavate "altro", rimarrete delusi. Se invece tutto quello che desideravate era un disco nuovo dei Mephisto Walz che suonasse esattamente come loro, eccovi accontentati! Per me, uno dei dischi dell'anno. Ah, la cover di Kashmir degli Zeppelin mi spaventava. Ed effettivamente è una delle meno riuscite tra tutte le reinterpretazioni dei MW, ma poco conta. Bentornato Bari Bari!