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Freddocane è una nuova band emergente della scena psychogrunge - anche se etichettare una band non è sempre possibile. Il gruppo è composto da Ivano alla chitarra, Beppe Fratus alla voce ed al basso mentre alla batteria vi è l'attuale batterista dei Caponord, Guidi Stefano. Il loro album prende il titolo dal nome stesso del gruppo, "Freddocane", quindi. Il lavoro si articola in 15 pezzi prodotti dalla band e 2 covers. All'ascolto, l'album appare completamente piatto, un mix - voluto, peraltro- di soul, funky,grunge e chi più ne ha più ne metta dando però come risultato un qualcosa che non ha nè capo nè coda. Anche i testi non si salvano, troppo artefatti ed articolati per esser presi sul serio. Ed è un peccato perchè il loro lavoro è pieno di buone idee, dai cambi di melodia e di ritmica a passaggi strumentali interessanti. Ne troviamo prova in pezzi come "Neve", "Col senno di poi" e "Nebbia" dove anche i testi hanno un loro perchè. Un discorso a parte meritano poi le 2 covers. La prima, quasi inascoltabile, di "Such a shame" dei mitici Talk Talk, manca di quella spinta emotiva che ha il pezzo originale mentre la parte metà cantata e metà parlata rende tutto più artificioso; si salva solo l'assolo di chitarra. La seconda, invece,è "Walk on the wild side" di Lou Reed. Ed è sicuramente meglio riuscita della cover dei Talk Talk. Anche se è chiaro a tutti che le covers difficilmente superano l'originale, soprattutto se sono pezzi di un certo calibro.

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Cherry