RECENSIONI EVENTI

WAVE GOTHIC TREFFEN 2011

giugno 2011

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Ecco a voi un breve report a cura di dj Elettrodo e Ludo-Van. Inutile spiegare cos'è il Wave Gothic Treffen di Lipsia. Leggiamo piuttosto questi flash post-festival dei due baldi giovani!

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Wave Gotik Treffen...20 Edizione...qualche considerazione...
Eccola qua,la ventesima edizione del WGT,con il consueto afflusso di "tipologie"umane...una variopinta e vasta umanità!Ma veniamo alla parte più importante:La Musica!
In realtà chiamare questo festival "gotico"è alquanto riduttivo,come risulterà dai concerti che ho assistito..ma tant'è....

9 GIUGNO

....per il 20 anniversario si è deciso di anticipare di un giorno l'inizio del festival,ma i 5-6 concerti in programma non erano di mio interesse..

10 GIUGNO:

Giornata interamente passata nella suggestiva location Pantheon / Kuppelhalle e Kantine. In quest'ultima alle 17.00 ha suonato ZERO DEGREE, nuovo progetto della teutonica ANT-ZEN label specializzata in "technoise"e dintorni..ma non solo: Infatti i due tedeschi ci hanno deliziato con un concerto di pregevole fattura ,unendo vecchie suggestioni cosmiche e "krautrock"con atmosfere "trance"...ottimi i visuals. Alle 19.00 ,nell'attigua e più grande ed elegante Kuppelhalle,il momento tanto atteso:ANTI GROUP-T.A.G.C!!! Ovviamente con il grande ADI NEWTON,assente dalle scene da moltissimi anni...e ci ha voluto sorprendere con una magnifica scenografia:lui,e altri 2 musicisti , chiusi in un cubo, formato da quattro schermi quasi trasparenti,dove da quattro diversi angoli ,venivano proiettate bellissime immagini..che circondavano loro e le macchine,intente ad ipnotizzarci con molto nuovo materiale ,tra industrial e space ambient:emozionante ...un ora bellissima!!! OWLS:ossia una collaborazione tra TONY WAKEFORD ed ERALDO BERNOCCHI ,che ha riproposto in chiave elettrica/elettronica vecchi cavalli di battaglia del musicista inglese...interessante. CLOCK DVA: altro momento da me lungamente atteso...tenendo conto che li vidi l'ultima volta nel 1993.... 2 ore di intensa elettronica nel medesimo cubo di T.AG.C.con gli stessi musicisti...2 ore nelle quali ADI NEWTON ha ripercorso molti episodi della fase elettronica di CLOCK DVA,da Buried Dreams in poi...anche in questa dimensione meno sperimentale,rispetto ad Antigroup,hanno dato il meglio.


11 GIUGNO:

Nel vecchio teatro ANKER, 2 progetti della consorella tedesca dell'ANT-ZEN, ossia la HANDS di Dortmund.

MORBUS M:azzeccata fusione tra dubstep ed oscuro trip-hop..promossi...molto suggestivi
GREYHOUND:purtroppo ho la conferma del mio rapporto difficile con questo duo tedesco:potenti ed abrasivi...ma dopo 3-4 brani la noia mi assale...e sfrutto il tutto per mangiare (a questo servono i concerti meno interessanti...)
KUNST ALS STRAFE: idem come sopra...(sperimentazione "industriale"con macchine, violoncello(!) e fisarmonica(!)...ma un pò troppo pretenzioso...noiosi
N.U.UNRUH:percussionista degli EINSTURZENDE NEUBAUTEN....è stato uno dei momenti più divertenti del festival: Infatti il "nostro"si è inventato una sorta di "democrazia musicale",nel senso che i suoi tecnici hanno fornito l'intero pubblico di tamburi, piatti , lamiere....bacchette per percuotere ed "inseguire"(più o meno...a seconda della fantasia individuale) lui ed altri musicisti sul palco ,in un delirio percussivo collettivo....esilarante!!!!!!!!!
FRONT 242:Nella location più grande (Agra Hall) l'"istituzione" dell vecchia scuola Ebm...molti problemi tecnici,pausa di 15 minuti,riprendono...ma convincono pienamente il sottoscritto...non deludono mai!

12 GIUGNO:

WERK 2:il classico posto che ospita in tutte le sue edizioni progetti di "beat" industriale e corrosivo:

MOCTAN:onde technoidi,violente...onde che si abbattono sui numerosi presenti....incisivi
13TH MONKEY:stesso discorso di Moctan,ma ancora più estremo,avvolgente, potente....rispetto ai loro album,dal vivo li trovo più convincenti

Mi trasferisco altrove per vedere.....

C33:misterioso nome che nasconde in realtà un ex TEST DEPT!!!...purtroppo solo 30 minuti di crudi e visionari passaggi "siderurgici" vagamente sinfonici!! emozionante...questo si

SOPHIA/KARJALAN SISSIT:travolgente collaborazione tra enfatiche e neoclassiche partiture percussive ed pulsioni power electronics...raggelante ed entusiasmante

Torno alla Werk 2 per i sempreverdi ESPLENDOR GEOMETRICO: Rito tribale,trance collettiva ,picchi rumoristi....30 anni di spessore ed energia...mi commuovono


13 GIUGNO:

Gran finale al PANTHEON:

AUN:psichedelia e dark ambient ben assemblati da questo abile "manipolatore"canadese
IN THE NURSERY:superfluo sottolineare la perizia,la classe,l' intensità,la qualità dei gemelli Humberstone,anche loro da annoverare nelle "istituzioni "musicali.
LUSTMORD:altro mostro sacro,forse colui che in un certo senso ha inventato il dark ambient e ispirato tanti progetti negli ultimi 20 anni...impressionante...granitico...un viaggio nei percorsi della mente....
IN un altro posto vicino...
DIVE:Dirk Ivens...il consueto dimenarsi,sudare,tra strobo e ritmi martellanti...da solo ,come al solito domina il palco...
NITZER EBB:altra vecchia e sempre trascinante realtà Ebm..una carrellata entusiasmante tra vecchi e nuovi hit...il pubblico balla in visibilio, Douglas McCharty corre e canta per il palco come un invasato, regalandoci energia a profusione

Come al solito (per me era la 7 volta) e' stato bellissimo venire in questa città...partecipare a questo travolgente e trasgressivo "carnevale"....


dj Elettrodo

 

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TAGC, Clock DVA
Dicono che la musica industrial rispecchi l’alienazione dell’uomo moderno. Se è così il dittico The Anti Group Company / Clock DVA ha colpito nel segno, rendendo i presenti testimoni di una performance “difficile” e incredibilmente introspettiva.
Come TAGC, Newton e compagni suonano in un cubo (ma proprio DENTRO) sul quale vengono proiettate immagini inquietanti e psichedeliche. Va da se che non si apprezza a pieno il lavoro dei musicisti, ma dalle ombre che a volte si intravedono, pare che i tre lavorino sodo sui vari sintetizzatori, tanto da darci dei gran bei pezzi che, conditi con le immagini, inquietano e quasi disturbano i presenti.
Terminata  la performance, per me molto difficile da seguire, attendo Clock DVA sullo stesso palco, forse il più bello di tutto il WGT,  il Pantheon (ex Volkspalast). Ora, del gruppo ammetto di conoscere solo i primi due album, Thirst e Advantage, new wave di altissimo livello, quindi non sapevo che aspettrarmi dalla performance.
Il cubo non viene smontato, i tre entrano nuovamente nel parallelepipedo di tela e ci regalano più di un’ora di immagini e musica. Il numeroso pubblico è contentissimo e viene ripagato da molti bis...pure troppi per chi non è abituato a questo tipo di live...

Ikon
Suonano di pomeriggio al parco, sotto un bel sole (quanto è poco dark tutto ciò). Si parte un po mosci ma poi il ritmo sale, dato anche che il gruppo australiano suona tutti i successi, praticamente un best of dal vivo.  L’inatteso batterista in carne ed ossa da più grinta al live, anche se purtroppo si sente la mancanza della tastiera e la qualità del suono della chitarra solista non è curatissimo.

Cinema Strange
E’ raro che nel densissimo programma del WGT si trovi un momento di buco. Quest’anno mi è successo per la prima volta, così invece di rilassarmi con una bistecca marinata e una birra ai mirtilli (una ghiottoneria per i Tedeschi) ho fatto un salto al Werk II, dove suonavano Last Days of Jesus e Cinema Strange, già visti molte altre volte. Mi trovo piacevolmente sorpreso dal live dei Cinema: come un salto in dietro nel tempo i tre suonano i pezzi più vecchi supportati dalla drum machine e immersi nella nebbia. Alla sorpresa si aggiunge il divertimento quando, tra un pezzo e l’altro, spunta dal nebbione Frank (Frank the Baptist) e Monica Richards (Faith and the Muse)per cantare pezzi vocali con Lucas, ma roba tipo happy birthday, simpatico!

Mephist Walz
La cosa che colpisce subito dei MW è il suono curatissimo e la tecnica perfetta del chitarrista e fondatore, Barry Galvin (Bari-Bari), anche meglio che su CD. Ottima anche la nuova cantante, dalla risatina fastidiosissima, ma dalla bellissima voce,  che infatti non dispiacerebbe sentire di più, magari a discapito di Barry che, pur essendo un ottimo chitarrista, non riesce a pieno come cantante. Alla batteria Christian Omar Madrigal, ex membro dei Christian Death.
Suonano perfettamente tutto, dai classici ai pezzi dell’ultimo Third Incarnation, e il pubblico, che nelle prime linee è composto per lo più da Italiani, apprezza.
Ci salutano con due cover tra le meno originali della storia: I wanna be your dog, di Iggy Pop, e Paint it black, Rolling Stones. Evviva il dark, lunga vita al deathrock!

Ludo-Van


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grazie infinite a Ludo-Van per le foto e per il report, così come grazie di nuovo a dj Elettrodo per le sue impressioni!

Max1334

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