RECENSIONI DISCHI

SOL INVICTUS - The Cruellest Month

Auerbach 2011

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Erano sei anni che il nome Sol Invictus non appariva sulla copertina di un album di inediti. Vero è che Tony Wakeford non è di certo restato con le mani in mano, pubblicando diversi lavori sia come solista, sia con altri progetti e collaborazioni. Ma noi volevamo un disco dei Sol Invictus, diciamocela tutta. Fosse anche solo per il moniker, quel nome che ci ha regalato svariate perle ed alcuni tesori veri e propri. "The Bad Luck Bird", 7" di cui scrissi su queste stesse pagine parecchi mesi fa, è stato l'antipasto a questo "the Cruellest Moon". Certo, il servizio non è stato dei migliori, tempi lunghisimi tra una portata e l'altra, e sono rimasto seduto al tavolo solo perchè ho fiducia nello chef. Ne è valsa la pena? Direi di si. Se le influenze delle recenti collaborazioni fanno capolino qua e là nella prima metà dell'album, gli altri brani grondano Sol invictus style da tutti gli angoli: minimali, voce e chitarra e poco più, poesia, passione, liriche mai banali e sempre critiche... Insomma, un Wakeford invecchiato -ovviamente- ma che sembra non aver perso il carisma che lo ha sempre contraddistinto.
Personalmente il mio album preferito dei Sol Invictus resta "Lex Talionis", ma sarà la voce sempre incerta eppur fiera di Tony, sarà il piacere di sentire per l'ennesima la stessa sequenza di accordi (sempre uguali, sempre diversi), sarà la nostalgia per un periodo in cui certi nomi rappresentavano davvero un certo tipo di underground vivo e pulsante... ma questo the Cruellest Month mi piace. Parecchio pure. Non lo porterei su un isola deserta (come già detto, lì ci viene "Lex Talionis". E al massimo il live "Let Us Prey". No, non "In The Rain". Sorpresi?) ma credo che girerà ancora per un bel pò nel mio lettore. Fate in modo che giri pure nel vostro e fatevi un piacere. Lo chef non mi ha fregato nemmeno stavolta.


http://www.myspace.com/solinvictushq

Max1334

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