mescaline babies @ ekidna 11_03_2011
mescaline babies @ ekidna 11_03_2011
Nell'atmosfera marziana dell'Ekidna, con gli ultimi vessilli d'inverno, ecco calcare il palco live i Mescaline Babies dal Veneto.
La formazione si presenta con un quartetto di giovani ragazzi con tanta voglia di fare e quel sano modo di porsi un po' convinto un po' scanzonato.
L'attenzione del pubblico non è delle migliori, seppure il sound proposto sia death rock di stampo italiano con un occhio ben piantato su suoni stile Mephisto Walz e Scarlet's Reamains. Forse suonare dal vivo non fa più tendenza?.... Comunque...
Al "pronti partenza e via", un piccolo inconveniente tecnico crea un po' di tensione che si stempererà solo dopo un po' di brani, con l'amalgama di suono e coesione che trova il suo zenit a concerto quasi terminato.
Questa è la pecca che rovina un'esibizione onesta, a tratti trascinante. C'è quel pizzico di inesperienza da palco, che fa crollare un castello di carte se soffia troppo vento. Mentre il potenziale è ben più solido, granitico.
Lo dimostrano i bis proposti, quasi imposti, il che è risultato incredibilmente piacevole come evento nell'evento, con Gianfranco (Grotesque) gran cerimoniere che mostrava il pollice in segno di adesione all'incessante progressione sonora. La rilettura ritmica è di pregevole fattura, testi non troppo banali, anche se il cantato ogni tanto si trovava soffocato tra i taglienti riff di chitarra e l'incedere del basso.
Qualche urlo in meno permetterà di migliorare la performance canora: il carisma non manca, ci vuole un po' più di ricerca del feeling col pubblico che non può -né deve- passare sempre attraverso la battuta e la ricerca del grottesco. Perché col passare del tempo, sotto al palco (ce lo auguriamo) non ci saranno amici, bensì un pubblico variegato, esigente e critico.
Un augurio ai ragazzi per il futuro.
Il death rock italiano non deve temere confronti con l'Europa.