Il gruppo è nato a Torino, nel settembre
del 1997 con il nome di Ephel Dùath. |
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brani,
dal titolo "Overjoyed Neer-Do-Well".
Quest'ultimo progetto ha ottenuto diverse recensioni
positive su riviste di settore e non e su numerose
webzines italiane e straniere
Alcuni brani di "Overjoyed Ne'er-Do-Well" sono stati inseriti in diverse Compilations tra cui: "Phantom Moon Vol.1" allegata alla fanzine "Phantom Moon" n°4 e "Nuova Era Volgare 1.0" allegata alla rivista "Flashnoise Art" n°4 I brani dei T.H.S. sono trasmessi da diverse emittenti radio tra cui: "Radio R.T.P." e "Radio Flash" Torino, "Radio Onde Furlane" Udine, "Radio Black Planet" Francia, "Radio Politika" Jugoslavia Tra Giugno e Agosto 2001 è stato progettato da Andrea Pontillo e Alessio Casalini il sito web www.theheadstops.com. In seguito sono state create alcune pagine web dedicate al gruppo, presenti su diversi siti tra cui: www.erbadellastrega.it - www.twilightrealmzine.com - www.angelic.it www.thedside.it Attualmente i T.H.S. sono in cerca di un etichetta discografica che sia interessata a produrre un loro lavoro E' prevista tra poco tempo l'uscita di un nuovo album (Novembre - Dicembre2002). I componenti attuali sono: Alessio Casalini (chitarre, voce, drum machine, loops and electronics), Damiano Casalini (basso), Giuseppe Filicetti (violino) e Andrea Pontillo (flauti e synth). La linea musicale è caratterizzata da diverse influenze, a partire dalla musica classica alla new wave, al dark alla musica elettronica e altro. I testi, al di là di alcune eccezioni, sono molto introspettivi, trattano di sentimenti, stati d'animo e pensieri |
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Da "Marble Moon" n°16 Aprile 2001, recensione di Davide Morgera | |
Nati dal nulla o quasi i torinesi Ephel
Dùath si autoproducono un primo lavoro fatto quasi
esclusivamente per promozione. Quattro anni di vita, una formazione di otto elementi allinizio (immaginate che razza di palco ci voleva?), poi ridotti a quattro e tanta buona sperimentazione sebbene la matrice resti la dark wave. Come si farebbe altrimenti a dire che sono una band facilmente "inquadrabile" se hanno usato ed usano violino, flauti, piano, cello, effetti preregistrati e viola oltre agli strumenti tradizionali? Bene, un bel grattacapo a cui si può ovviare con lascolto tranquillo dei 4 brani. Le influenze sono varie, dal dark anni 80 allelettronica passando per strutture classiche, i testi introspettivi, la musica oscura sì ma non nel senso ovvio del termine perché nei brani cè una ricerca maniacale ed ossessiva per il cambiamento. Un brano, infatti, può assumere varie sfaccettature e passare da un inizio o da un intermezzo da classica wave a qualcosa di più |
cervellotico magari fatto con i flauti e giocato su tappeti dove vanno ad incastonarsi drum machine, chitarra lenta e funerea (vedi "Lady Dark") oppure prendere forma tra inquietanti atmosfere goticheggianti ed orrorifiche ("Danse Macabre"). Avvicinatevi a loro con le dovute cautele, la loro morsa potrebbe avvolgervi e farvi scoprire unaltra faccia del gothic. | ||
Da "ASCENSION" n°7 Estate 2001 | |
Oggi, ci sono molti modi
di considerare la musica dark; cè chi ne ha una
propria concezione fatta di synth martellanti, chi la
vede frutto dellopera di ipnotiche trame di basso e
voci sofferte, chi crede che la sola musica oscura che
esista al mondo sia fatta da grevi litanie e da orpelli
medioevali, chi crede abbia assoluto bisogno di chitarre
metalliche
Ognuno ha una particolare concezione di
questo caotico panorama musicale, chi predilige la
vittoria della melodia, chi del ritmo, chi del rumore,
chi del caos! E allora ben venga anche questa nuova
concezione di musica oscura creata dai torinesi THE HEAD
STOPS. Il loro personale modo di intendere la musica dark
è nuovo, estremamente particolare
Nei loro brani,
costruiti da voce - chitarre - basso - violino - flauti -
tastiere - drum machine, si intravede un modo nuovo di
interpretare largomento "oscuro". La
voce, spiccatamente "gothic", si interseca con
destrezza a dei tasselli strumentali che ricordano molto
la vecchia scuola progressiva degli anni settanta, a quel
senso di alienazione psichedelica composto da parti
sonore estremamente fluttuanti e libere. Questo demo-cd degli Head Stops (una volta si chiamavano Ephel Dùath) è un complesso embrione di nuova linfa oscura che mischia con novizia generi musicali tra loro distanti come il rock progressivo e la scuola darkettona di vecchie band come Cure o Joy Division. Questi Head Stops non vogliono però assolutamente essere una copia degli Into The Abyss (in assoluto la prima band al mondo che è riuscita a fondere insieme gothic e rock progressivo) La dinamica rock è a loro completamente sconosciuta, le sonorità sono oltremodo ferme/stagnanti (forse il loro difetto) |
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1) Abbiamo letto recensioni e commenti su di voi anche molto discordanti tra di loro: cosa credete siano dovute queste diverse "interpretazioni" del vostro lavoro in qualità di musicisti? - Sicuramente ognuno interpreta la nostra musica secondo il suo punto di vista e rifacendosi alla sua cultura musicale. È vero che ci sono opinioni discordanti, ma questo non ci turba più di tanto, anzi, direi che ci fa piacere dal momento che alcuni hanno detto che la nostra musica è un qualcosa di nuovo ed estremamente personale nel panorama dark. Il motivo delle differenti interpretazioni, secondo noi, è dovuto al fatto che non seguiamo un filone musicale preciso; questo viene concepito da alcuni negativamente descrivendo la nostra musica come un qualcosa di indefinito, da altri positivamente associandola ad un qualcosa di originale. 2) Leggendo la prima volta la
vostra biografia, sono rimasta un attimo perplessa....
Rock progressivo, elettronica, classica, wave...
riferimenti che potrebbero significare tutto e niente,
senza aver ascoltato qualcuno dei vostri brani. In poche
parole, a che genere di pubblico è indirizzata la vostra
musica? |
o new wave. Questo non necessariamente deve essere visto come una cosa negativa dal momento che quasi tutti i gruppi nascono e si sviluppano in un settore più o meno preciso, la cosa importante è comunque cercare di andare oltre, fondere insieme diversi elementi, catturare idee da generi musicali differenti seguendo la propria crescita artistica, senza rifarsi ossessivamente al genere da cui si è partiti. 3) Domanda scontata, ma che
amiamo sempre riproporre a titolo
"informativo": ci sono opportunità di esibirsi
dal vivo nella vostra città (Torino)? Vi siete mai
esibiti al di fuori del Piemonte? |
4)
Ho saputo che parteciperete ad una compilation prodotta
dalla Castlewood di Napoli. Potete anticiparci qualcosa? - Purtroppo sappiamo poco e niente, è prevista per Gennaio-Febbraio 2002 e sarebbe una bella cosa se il progetto andasse a buon fine 5) Avete tre righe di
spazio, sono vostre, fatevi pubblicità!! :-)
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