Il preambolo pare quello di Hocus Pocus: tuoni, lampi, fulmini e saette, pioggia e grandine verso, nuovamente, quel di Milano, poi quel di San Siro e infine quel del Transilvania Live per gli Ordo Rosarius Equilibrio.
In... ehm… retrospettiva… probabilmente non sono la persona più adatta a recensire questo evento.
Guardando a… ehm… posteriori… il tutto, posso dire che è stato carino.
Ripensandoci bene, proprio non riesco a trattenere la mia vena umoristica, anche se l'intento di chi era sul palco decisamente non era questo. Ma andiamo con ordine...
Nuovamente domenica, nuovamente Milano. Ormai nelle mie trasferte musicali son diventata monotematica. Fa niente.
L'orario è il solito, la gente pure. Mi aspettavo una maggiore affluenza per questa seconda ed ultima data del mini-tour di Ordo Rosarius prima di avventurarsi in quel del Treffen. Tutto è già pronto. Nessun supporter ad aprire la serata.
La maggior parte delle persone presenti al Transilvania Live quella sera si chiedeva che ci facesse quel trono sul palco. L'avremmo tutti scoperto ben presto. Intanto, sotto al medesimo luogo fervono i preparativi. Fin dall'inizio serpeggiava la voce che al masculo
pubblico convenisse posizione adeguata alla perfetta visione della ribalta. Tant'è che le prime file son composte da baldi giovani armati di zoom. Ci vuol poco per esser felici.
Ore 21.00. Il concerto si apre con un assolo recitato di Tomas, una litania troppo lunga per catturare l'attenzione fino alla fine. Solo voce e percussioni alla fine della quale, la biondissima Rose-Marie accompagna per mano una bella ragazza in guepierre e la assise in ginocchio sul trono… E' il momento atteso dal 99% degli ometti presenti. Tutto d'un botto la "M" di "maschi" vira in una "S" di "satiri". Spuntano sulle testine cornetti diabolici, sui menti barbette appuntite, le iridi si arrossano ed ha inizio il baccanale. Nulla da dire, la Ninfa sul trono sa argomentare assai bene, mentre mostra a tutti gli astanti le natiche nude perfettamente scolpite. Le signore presenti, invece, assumono via via arie falsamente indifferenti, altre arie imbarazzate e c'è chi (come la sottoscritta) ha stampata in faccia l'espressione malcelata di invidia selvaggia!!!
Il concerto si snoda tra brani inediti e pezzi più datati tratti
principalmente da quello che è a mio avviso l'album più bello degli Ordo "Make love and war", la voce declamante di Tomas risulta gradevole, mentre il contraltare di Rose è flebile quasi inudibile. Le percussioni sono composte da due strani cuscinetti di pelle che nell'intendo sonoro dovrebbero riprodurre il rumore di schiaffi sulla pelle scoperta. Purtroppo, il pessimo mixaggio fa risultare il tutto assolutamente muto, e perciò assolutamente inutile. Inutile alle orecchie ma decisamente utile alla vista! Ed infatti presumo fosse per non distogliere l'attenzione visiva da quanto accade al sederino della già citata donzella (ora flebilmente sculacciato, ora riscaldato da cera bollente che cola da una candela, ora accarezzato o vessato da un frustino capriccioso, il tutto sapientemente orchestrato dalla teutonica Rose e immortalato da ogni oggetto che possedesse una pellicola impressionabile, tanto che sembra di assistere allo spettacolo pirotecnico della notte di San Silvestro)…
Infatti c'è qualche cosa che non mi quadra. C'è più musica di quanti siano gli strumenti sul placo. E poi, come in un flash, realizzo che no, nooooooo la chitarra è programmata!
Ma no, che delusione. Alla faccia del folk! Amo la chitarra alla Di6 nell'accezione più musicale del termine e nei propri lavori Tomas aveva dato prova di aver assai bene imparato la lezione pur avendo ampiamente ribadito di non volerne condividere le tematiche… D'accordo voler prender le distanze dai contenuti cari alla scuola World Serpent prediligendo le gioie del sesso a discapito dell'amor di patria, ma volerne riproporre ugualmente le sonorità e "fingere" lo strumento che è una delle due colonne portanti dell'apocalittico sound (percussioni sul palco infatti ve ne sono a volontà), beh, mi sembra un tantino esagerato.
Realizzo che ORE fan parte di quei gruppi che nel lettore di casa di entusiasmano e poi dal vivo ti viene da dire "tutto qui?"…
Ovviamente quel "tutto qui?" vale per me visto che il supporto fonografico in questione non rende affatto l'idea tangibile di due natiche sode di quando in quando malmenate…
Eppure, eppure non riesco ad esser maligna. Perché nonostante tutto la musica mi piace, perché in fondo son simpatici, hanno le facce (!!) simpatiche nel loro completo da becchino in camicia bianca e cravatta nera, Rose è quasi materna nel prendersi cura della bellezza sul trono, ora accarezzandole amorevolmente la pelle come per farsi perdonare gli schiaffi, ora accendendole con dolcezza la sigaretta… E poi c'è lo spettacolino, lo show… Secondo me l'hanno edulcorato così perché qui siamo in Italia e c'abbiamo il Vaticano. Penseranno che abbiamo i geni bianco/gialli e siamo dei puritani (ehehe guardando le prime file avran ben
avuto modo di ricredersi, senza contare che noi c'abbiam avuto l'On.Cicciolina e che le varie Selene e Jessica Rizzo scoazzano senza tabù tra i palinsesti televisivi, alla faccia del perbenismo borghese!). Insomma uno show S/M all'acqua di rose in uno spettacolo-non spettacolo musicale….
Che tristezza, e dico tristezza per il solo fatto che la musica è nettamente in secondo se non terzo piano rispetto a un sedere, che a strappare gli applausi sono gli schiaffi piuttosto che le note.
E alla fine, facciamo vedere che siamo latini focosi italiani, un applauso mesto ai musicisti e quasi una "standing ovescion" a guepierre e tacchi a spillo….
Suvvia, tutto sommato è stato piacevole, tenendo conto che pensavo di andare ad un concerto, e mi son ritrovata al Peepshow!
[ Recensione a cura di
Monica "Nuancenoire" per Erbadellastrega.it ]
 
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