Quella che segue non è una vera e propria intervista ma il sunto dei due giorni del Metamatik Festival 2003 trascorsi a chiacchierare con la band e Sabine, loro tuttofare nonché futura moglie del cantante Ihan...
 
1) Una domanda idiota, ma c'è molta gente che forse se lo chiede… riuscite a mantenervi con la vostra musica?
- Assolutamente no! Tutti lavoriamo, tranne Tim che studia grafica. La gente pensa che suonare in un gruppo significhi essere pieni di soldi, ma non è così. Nemmeno Wayne Hussey, per quello che so, è davvero "pieno di soldi", quindi puoi farti un'idea della situazione…
Ci reputiamo molto, molto fortunati di poter fare ciò che facciamo. Bloody Dead And Sexy, ogni volta che suonano, hanno l'opportunità di essere se stessi. Non è da tutti… Una data come questa, per noi, è una vacanza vera e propria, perché dobbiamo prendere i giorni di permesso dalle nostre occupazioni. Non è sempre tutto così facile come può sembrare, ma ne siamo felici, ne vale davvero la pena.

2) Siete molto affabili con il vostro pubblico…
- Molti componenti di band, anche le meno famose, solo perché magari hanno registrato un disco si sentono "arrivati" e si dimenticano che a loro volta, in passato, probabilmente sono stati fans.
A noi non costa nulla cazzeggiare con i ragazzi del pubblico, è molto bello anzi, conosci un sacco di persone nuove... e comunque devi sempre ricordare che anche se magari sei stanco e vorresti andare a letto,
è merito dei fans se puoi registrare dischi e suonare in giro. Snobbarli sarebbe come sputare sul piatto in cui si mangia…

3) Quest'anno avete suonato al Wave Gothic Treffen… Impressioni?

- E' stata la mia prima volta a Lipsia e, mi spiace dirlo, l'ho trovata abbastanza deludente. Non a livello organizzativo e simili ma... insomma... Mi è sembrato un grande happening, dove però c'era più interesse per il lato fashion della cosa piuttosto che per quello musicale... un grosso evento mondano, ecco come l'ho visto...

4) In Italia ci sono molte discussioni riguardo il movimento neofolk e la fascinazione destroide. C'è una specie di
terrore ogni volta che un gruppo neofolk suona, perché la gente teme che si faccia propaganda o che orde di nazi invadano il locale procurando danni... da voi com'è la situazione?
- Paradossalmente da noi il problema si sta ribaltando. Tempo fa ad un concerto dei Sol Invictus ci sono stati dei problemi, ma erano dovuti all'attacco di gruppi antifascisti contro la gente che usciva dal locale... credo che la situazione debba essere rivista da entrambe le parti perché così come siamo ora, non ci sono più buoni o cattivi, ma solo teste vuote.

5) Quando ti intervistai la prima volta sviasti la domanda riguardante il significato del vostro nome. Era una domanda idiota, lo so, ma io sono più idiota delle mie domande, quindi esigo una risposta! ;-)
- Hehe, ok! Molte band hanno, dicono, chissà quale profondo significato dietro il nome che portano. Noi preferiamo, per quanto ci riguarda, essere onesti. BD&S non vuol dire nulla, è solo carino e suonava bene. Se vuoi posso inventarti frottole tipo "sai, dietro il nostro nome ci sono anni ed anni di studi letterari, influenze che vanno da Schopenauer a Kafka…" e cazzate così, ma la realtà è che magari siamo caduti per terra sbronzi, ci siamo guardati ed abbiamo detto "bloody… dead… sexy!!!"...

6) Avete in cantiere qualche nuovo brano?
- Nelle prossime settimane cominceremo le registrazioni di alcuni brani nuovi. Credo che il Cd uscirà verso Gennaio o Febbraio, ma molto probabilmente sarà un Ep. Non abbiamo intenzione di saturare il mercato con prodotti scadenti o che perlomeno non ci convincono personalmente, né tantomeno di mettere su un Cd brani che non ci piacciono solo come riempitivo per raggiungere gli 8-10 pezzi. Sappiamo però che i lunghi momenti di silenzio tra un Cd e l'altro possono essere dannosi. Ci sono un sacco di band
in giro e dimenticarsi di noi è facile. Opteremo, quindi, per un Ep, probabilmente in vinile, formato a cui siamo affezionati e con il quale, alla fine, abbiamo debuttato…

7) Che ne pensate della reazione di stasera da parte del pubblico? Ci sono possibilità di rivedervi in Italia?
- Totalmente soddisfatti, davvero. Il pubblico è stato davvero caloroso nei nostri confronti! Chiaramente non siamo piaciuti a tutti, ma è normale. Ognuno ha i suoi gusti, come noi abbiamo il nostro modo di porci e suonare che può essere gradito o meno. Sicuramente torneremo in Italia a settembre per una data a Roma e, forse, un'altra al Nord Italia, sempre che ci vogliate ancora... :-)

8) All'interno del booklet è raffigurata una maschera…
- Quella foto è per Wolfgang, il nostro primo chitarrista che è tragicamente mancato nel 2000. Mi spiace che lui non possa godere con noi quattro del successo che abbiamo oggi, davvero... Era un vero amico, con cui ho condiviso molto... ma so anche che se esiste un Paradiso, ora starà bevendo alla nostra, così... brindiamo alla sua!

9) Conoscete qualche band Italiana?
- Certo! Celentano (accenna "Azzurro…"), Ramazzotti... No dai, scherzo. Si, amiamo molto gli Chants of Maldoror, un grande gruppo con cui speriamo in futuro di poter condividere
qualche data assieme. Sarebbe davvero fantastico!

10) On stage usate molti riferimenti religiosi. Ma che ne pensate della religione?
- Guarda, comincio subito col dire che, al contrario di quello che si può pensare, per me la religione è ok, nella misura in cui la si usa per se stessi e per far stare meglio il prossimo. Credere in qualcosa può aiutarti molto, e se il risultato è positivo per te e gli altri, non vedo assolutamente dove sia il problema, a prescindere che io ci creda o meno. Ma ci sono dei casi in cui delle persone si fanno assorbire troppo da tutto questo, superando addirittura il bigottismo e vivendo in funzione della religione. Perfino famiglia, figli e cari vanno sotto nella scala dei valori. Questo è sicuramente negativo, perché si finisce per far soffrire le persone che ci circondano, invece del contrario...
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