Per la seconda volta nel giro di brevissimo tempo Marola, il retrobottega del mondo di cui già ebbi modo di parlare in occasione della calata del buon D. Pearce und friends in quel dell'appena trascorso aprile, è assisa all'onore delle cronache per aver ospitato il capostipite dei festival musicali in quello che, fino appunto all'aprile scorso, era il "provincialissimo e dimenticato dal dio della |
musica" Veneto. Una
kermesse di due giorni, la cui prima serata è (o
dovrebbe essere) all'insegna del Fetish con annesso
spettacolino e la seconda, invece, interamente dedicata a
quella musica che da molti è cosiderata la
"naturale evoluzione del dark" e che viene
etichettata sotto la generalizzante dicitura di ebm. Il
paniere del sabato sera è ghiotto: oltre a tre band
emergenti italiane (Lia Fail, Humanoid Army e Bahntier)
il ritorno in Italia, a brevissima distanza dalle date
del loro tour, dei Clan of Xymox e l'evento eccezionale
che riunisce in una sola serata P.A.L., VNV Nation e
Suicide Commando. Ma andiamo con ordine... - VENERDÌ: PRIMA SERATA Prima delusione. Ci era stato detto che nella serata del venerdì sarebbe stato possibile un incontro ravvicinato coi Vip presenti, che si sarebbe ballato e ci sarebbe stato un non meglio identificato sm/fetish show. E soprattutto che sarebbe stato gratis. Mai condizionale fu più d'obbligo. Arriviamo in un nutrito gruppetto di amici, è zac! prima sorpresa con duplice optional: A) paghi solo l'ingresso alla serata del Venerdì, ben 7,00 Euro appena giunti sul luogo, oppure... B) te la ritrovi compresa nel costo dell'intero biglietto festivaliero (Venerdì più Sabato): 21,00 sudatissimi Euro... Al che, a chi aveva intezione di far quattro salti |
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solo quella
sera e poi il giorno dopo andarsi a vedere i Cure a
Conegliano girano non poco le scatole... Vabbeh, ormai è
andata... All'interno del Palalago, stand di ammenicoli e banchetti di dischi vengono solo spulciati dai pochi avventori presenti. Le selezioni |
musicali ancora non
convincono nessuno a scendere in pista, il tempo passa
tra chiacchiere amene, un autografo chiesto agli Xymox e
ai Vnv Nation appena giunti sul luogo (cosa che aveva
fatto slittare i sound-check di tutte le bands ad ore
antelucane della domenica mattina), la propinazione di
uno spettacolino fetish che ha dell'osceno ma non nel
senso di cui ci si potrebbe aspettare (spero almeno che
al poverino accalappiato tra il pubblico che si è
trovato per una buona mezz'ora "face to
face" con un paio di tette e non solo, abbiano dato
in omaggio un pacchetto di Kleenex e indicato dov'era il
bagno più vicino...), e dulcis in fundo, un'anteprima
musicale di quello che ci aspetta domani: una
full-immersion nella unz-unz più estrema. Me ne vado a
casa, c'ho pure un po' di mal di testa... arrivederci a
domani... - SABATO: HA INIZIO LO SHOW Ammetto. Non sono la persona più indicata a farvi questa cronistoria. Raggiungo nuovamente Marola nel pomeriggio ascoltando Collection D'Arnell Andrea e questo vi renda almeno l'idea. Giornata da lupi, un nubifragio sta imperversando sul Vicentino e mi domando cosa accadrà a Santa Lucia Di Piave, alla cotonatura di Robert Smith e a quella dei suoi cloni calati come gli Unni da ogni dove. Naturalmente arrivo un po' in ritardo dato che la mia povera Clio non è l'Arca di Noè e non assisto all'esibizione di LIA FAIL. I BAHNTIER per me son degli sconosciuti, |
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l'impianto
scenico prevede due tipi mascherati, uno telo su cui
vengono proiettate delle immagini e che rivela, in un
gioco di ombre cinesi, il profilo del cantante e un set
di bidoni e lamiere e qualcos'altro con cui produrre una
sorta di power/noise un po' indisponente a causa di tutto
quel caos che proviene dal palco. Tocca poi ai vicentini HUMANOID ARMY giocare in casa e concludere lo stock delle bands locali, con la loro wave che strizza molto |
di più che solo
l'occhio al venerato Gary Numan (nel repertorio per la
prima volta la cover di "Cars"). Una dignitosa
esibizione in un evento di rilevante importanza. E
soprattutto un perfetto intermezzo a spezzare quel ritmo
in crescendo che avrebbe debilitato non solo fisicamente
la platea. - ARRIVANO LE STAR Mentre la sua compagna, una sorta di Robocop al femminile, si aggira tra il pubblico, sul palco è il turno di P.A.L. Lui, un lettore cd (!!) e una drum-machine. L'unica cosa che penso è che si tratti di uno scherzo. A parte il volume bassissimo, questo personaggio alla prova del palloncino manderebbe in frantumi tutto il macchinario, in una sorta di presa in giro senza pudore... perfino fingendo le percussioni riesce a toppare andando fuori tempo! uno spettacolo senza dignità per un'orgia etilica che pare fosse inziata già la sera precedente. Tocca ai SUICIDE COMMANDO, ed è finalmente una bella sopresa. Si sa che io non sono un'amante del genere, ma i nostri sanno esser davvero coinvolgenti, pestando come dei forsennati, il pubblico è in visibilio e sotto il palco la danza è davvero scatenata. Lo ammetto: bravi. Gran ritmo, gran spettacolo. E questi adesso li aspettavo al varco: CLAN OF XYMOX. Dopo il deludente (per la sottoscritta) concerto di Milano di qualche mese fa, concedo loro una chance per risollevare le loro sorti nei confronti del mio spirito vilipeso. E, sinceramente, hanno recuperato non pochi punti nella mia personalissima classifica. A parte la mancanza del batterista e il quasi idillio sentimentale che coinvolgeva bassista e |
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tecnico a
causa di non meglio identificati problemi a quest'ultima,
il concerto è stato piacevole, lungo e all'altezza delle
aspettative. Mi è parso che questa volta il Clan si sia
divertito a suonare le Hits che hanno fatto sognare la
mia generazione, non ho ritrovato quella freddezza che
imperversava a Milano. Nonostante sia perfettamente
conscia del fatto che gran parte della bellezza
dell'esibizione sia dovuta alle basi di fondo, il
concerto mi soddisfa. E' tardissimo e manca ancora un gruppo all'appello. Sforando la tabella di marcia i concerti si protraggono ben oltre l'ora stabilita, |
tra il pubblico
serpeggia un certo malcontento, la "due giorni"
comincia a farsi sentire con i suoi strascichi di
stanchezza... Si dà già per scontato che il proseguo
della serata con i Dj venuti appositamente dall'estero
non avrà luogo. Finalmente salgono sul palco, a concludere questo Metamatik Festival, i VNV NATION, sicuramente il gruppo più atteso, acclamato, venerato, ballato e adorato di tutta la serata. Il pubblico che ha resistito fino a questo momento è in delirio, i VNV offrono un grande spettacolo, ma sarà che il prolungarsi oltremodo del tutto mi ha veramente spossata, sarà che dopo un po' i pezzi che si susseguono hanno una base tutta uguale e non li distinguo più gli uni dagli altri, abbandono tediata lo stage e cerco un po' di riposo fisico e mentale. I nostri staccano la spina che son quasi le quattro del mattino, dopo aver coinvolto i superstiti in una sorta di karaoke che poteva esser anche divertente se non fosse stata l'ora che era. Non ancora paghi, dalla consolle partono suoni battenti che veramante a questo punto debilitano ulteriormente la mia resistenza fino a farla crollare! Dopo quattro chiacchiere in compagnia inframezzate da un numero imprecisato di sbadigli, mi lascio alle spalle l'ebm, il Palalago, Marola e il Metamatik. E per fortuna ha anche smesso di piovere... - CONCLUSIONE Ora dopo tutto questo, giustamente, qualcuno potrà anche obbiettarmi su che cosa ci son andata a fare al Metamatik ben sapendo quello che mi sarei ritrovata. Legittimo. Perchè ero curiosa, perchè era un evento, anzi uno dei pochissimi eventi che vede |
protagonista la mia
terra natale, perchè è giusto riconoscere un merito a
persone che, con sacrificio (e credetemi, ce ne vuole per
riuscire dal niente a mettere in piedi qualcosa del
genere, in un posto scevro di tradizioni musicali di
simile portata), si mettono in gioco e si dedicano con
energia per la realizzazione di qualcosa di valido
per chi, amante di queste sonorità, ne avrà sicuramente
ricavato una grande soddisfazione. Peccato solo che il tutto si sia svolto in concomitanza con un altro evento di eccezionale rilevanza come il concerto dei Cure a Conegliano. Sicuramente se questo non avesse avuto luogo, una fetta non indifferente di pubblico si sarebbe riversata in quel Palalago che ultimamente sta assumento sempre di più un ruolo da protagonista non solo per la scena musicale locale, ma addirittura nazionale. See you next time, Marola! [Recensione a cura di Nuancenoire per Erbadellastrega.it - Settembre 2002. Per le foto ringraziamo Moonfish] |