LYDIA LUNCH - "Indian's Saloon" Bresso (MI) - 7/10/2001

Gallina vecchia fa buon brodo.
Il concerto di Lydia Lunch all' Indian's Saloon di Bresso  è stato veramente coinvolgente.
Il posto non è male, e permette anche di mangiare qualcosa. Lo so che non è molto gothic, ma per chi come me i concerti se li vede dopo il lavoro, facendosi 150 e più km alla volta, arrivare sul luogo del delitto e scoprire che lì c'è anche una pizzeria, è un toccasana!
Non posso dare un giudizio sull'acustica, in quanto Lydia da molti anni a questa parte si fa accompagnare solo da Terry Edwards cantando su delle basi preregistrate.
E' la terza volta che la vedo, e devo dire che la ragazza e' veramente in forma. Non fisicamente, visto che ha aggiunto almeno una decina di Kg rispetto all'anno scorso, ma di certo stasera proprio e' in vena. Dialoga molto con il pubblico, si diverte, sbevazza vari intrugli e punta l'indice sui fatti accaduti in america recentemente. Girando il coltello nella piaga. Non so se tutti i presenti hanno capito i suoi discorsi, di certo non erano oratoriali... come tutto il resto della sua produzione, d'altronde. Parole forti, crude, dirette.
Lydia è un personaggio scomodo, e come tale le categorizzazioni gli vanno strette. Un pubblico eterogeneo formato da pseudo darche, alternativi, vecchietti e semplici appassionati hano condiviso quest'ora di magia, subliminata alla fine con una struggente versione per solo sax e voce di "Gloomy Sunday".
Da brividi. Sipario. Applausi.

 P.S.: piccola nota di colore.
A fine concerto Lydia insieme ad un tipo si è messa nello sgabbiotto dei biglietti all'entrata a distribuire autografi personalizzati e merchandising.
Con quell'aria dolce e sorniona, sembrava una versione oscura delle mamme che stanno alle feste di paese a dare lo zucchero filato ai bambini in fila... chissà che c'era dentro!   [Max 13-34]
   

Un po' di storia...

Come si puo' definire Lydia Lunch?
Performer? Cantante? Musicista? Attrice? Poetessa? Scrittrice? Tutto questo, ma non solo... la sua lunghissima e fittissima carriera comincia verso la fine degli anni '70, in quella New York invasa dal punk dove cominciavano a fermentare le prime microcariche di quel movimento chiamato "no wawe" che mette molta carne al fuoco per le scene noise degli anni a venire.
Comincia all'età di sedici anni, cantando e suonando la chitarra nei Teenage Jesus and the Jerks nel 1976. Rimane un po' nell'ombra finchè quel folle di Brian Eno (chi non lo conosce vada a cercare tra i dischi del papà e non sa cosa si è perso fin'ora) decide di dare alla luce una compilation chiamata, appunto, "No New York" che comprendeva i sopracitati Teenage Jesus and the Jerk, Mars, Contorsions e i DNA del grande Arto Lyndsay.
Ma in quegli anni i gruppi si formavano e si scioglievano ad una velocità enorme... eco infatti che subito dopo l'uscita di NNY Lydia si buta in un altro progetto dal nome Beirut Slump (con cui fa alcune performance ed un singolo) subito seguito dagli 8 eyed spy.
Questo è un periodo molto intenso per Lydia che, dal 1980 in poi, mette in fila una serie di solo albums (partendo da Queen of Siam, un enorme collage di suoni tenuto assieme da un ensemble pazzesco, la Billy Ver Plank Orchestra) e soprattutto collaborazioni.
Vale la pena ricordare, tra queste, quella con Thurston Moore dei Sonic Youth con cui registra un mini-album (In Limbo), qualche singolo e materiale vario (memorabile il pezzo scritto per i Sonic South, Death Valey 69, cantata in duetto con Thurston).
Altra collaborazione importante fu quella con Roland S.Howard, ex chitarrista dei Birthday party di Nick Cave. Questo sodalizio partorì una serie lunghissima di dischi, 12" e singoli, tutti di ottima fattura.
Per tutti gli anni ottanta, come nei primi novanta, le collaborazioni si susseguono. Nick Cave, Swans, Einsturzende Neubauten, Sort Sol... tutta gente che ha avuto a che fare con l'estro e il carisma della signora "Pranzo".
Da ricordare che nel 1984 fu fondata l'etichetta personale di Lydia, la Widowspeak, tramite cui furono ristampati molti lavori degli esordi, che da lì in poi divenne il tramite ufficiale per la pubblicazione dei suoi lavoro musicali e non.
Nei '90 uscì "Shotgun Wedding Special", splendido live con Roland S.Howard, seguito nel 1993 dal triplo box antologico "Crimes Against Nature" che conteneva materiale d'annata, inediti e cosucce vaie.
Mostre fotografiche, pubblicazioni di libri, spoken word e film venivano prodotti conuna prolificità spiazante. Effettivamente, perlomeno i film, per quanto "artistici"volessero essere, non erano nient'altro che dei semi porno-splatter di bassa categoria mascherati da film "seriosi".
Ma Lydia è così, prendere o lasciare, un'artista totalmente coinvolta in cio che fa, dall'inizio alla fine. Negli ultimi anni è spessissimo in tour, sia per promuovere i suoi dischi, sia per presentare i suoi spoken word. Questi ultimi, dal vivo, sono molto coinvolgenti, purchè si mastichi abbastanza bene l'americano, altrimenti possono risultare noiosi, dato che lo spettacolo si basa esclusivamente sulle parole raccontate dalla nostra Lydia.
Nel 1999 la sua riedizione di "Gloomy Sunday" compare sulla compilation di "The Blair witch project" accanto a Bauhaus, Tones on Tail, Skinny Puppy ed altri.
Il suo ultimo lavoro è un libro, "Jonny behind the deuce", presentato in Italia nel novembre dell'anno scorso a Bologna, al Teatro Occupato.
 
Discografia consigliata
- "Hysterie" Compilation di brani dei Teenage Jesus, Beirut Slump ed 8 Eyed Spy
- "Honeymoon in Red" =
- "13-13" =
- "Drowning in Limbo" Ristampa su cd dei 2 mini con Lucy Hamilton e Thurston Moore
- "Queen of Siam" =
- "Widowspeak" Compilation
     
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