1) Prima di
tutto presentatevi... Siamo tre ragazzi/e: Alessia (voce e flauto), Mara (tastiere e drum machine) e Daniele (chitarra e drum machine), che studiano e lavorano e che, appena possono, cercano di dedicarsi alla loro principale passione, la musica. 2) Raccontateci un po' la storia della band... - Alessia: i Chirleison nascono nel 2000 dalle ceneri degli Essences, di cui io e Daniele facevamo parte. Poco tempo dopo la fine di questo progetto Daniele ha conosciuto Mara con cui ha iniziato a scrivere dei pezzi e, dopo qualche tempo, mi hanno chiesto di provare a trovare qualche linea vocale: la cosa ha funzionato subito e così è partito il progetto. Poco dopo abbiamo registrato un demo. Inizialmente abbiamo avuto difficoltà nel trovare qualcuno che fosse interessato alla nostra musica, ma alla fine le cose si sono sistemate quando l'anno scorso abbiamo firmato con la Fossil Dungeon: siamo davvero felici! Spesso ci chiedono cosa significa il nostro nome, in pratica non significa niente, cercavamo solo un nome che sapesse di antico e sacrale e che ricordasse le lingue che utilizziamo (inglese, francese, italiano). Ad ogni modo ci sembrava musicale e così è stato scelto. 3) Le influenze neoclassiche mi sembrano evidenti ma vedo il (seppur ottimo) paragone con i Dead Can Dance |
alquanto
limitativo. Cosa ne pensate? - Mara: per adesso siamo solo un piccolo gruppo che cerca di crescere e soprattutto di trovare una sua strada. Sicuramente nel nostro suono si possono trovare molte influenze, però stiamo cercando di essere il meno derivativi possibile. Ci piace ascoltare molta musica che, senza dubbio, inconsciamente ci influenza ed è certo che per noi i Dead Can Dance siano un punto di riferimento... ma c'è veramente tanto da lavorare prima di poter essere soltanto avvicinati a loro!! Ad ogni modo consideriamo la nostra musica semplice e (speriamo) emozionale. 4) La Sardegna è da sempre considerata un mondo a parte, eppure ha dato alla luce ottime band. Com'è lì la scena? Ci sono possibilità per suonare, registrare, ecc...? - Daniele: vivere in un'isola ha sia lati positivi che negativi. Da un lato hai la possibilità di vivere con maggior tranquillità e soprattutto, per quanto riguarda la Sardegna, si ha l'opportunità di essere a contatto con una natura veramente magica, ma |
allo stesso tempo
l'isolamento si sente parecchio: pochi concerti, poca
possibilità di confrontarsi con altri gruppi. In
generale la situazione è piuttosto triste, abbiamo poche
band e pochi posti dove suonare. Nonostante ciò, c'è
qualche persona di buona volontà che cerca di
organizzare serate e concerti ma è molto impegnativo e
spesso poco gratificante affrontare spese per far venire
gruppi da fuori o trovare gli spazi giusti per farli
suonare; naturalmente noi parliamo di Cagliari, perché
è la realtà che viviamo, ma penso siano dei pensieri
validi per tutta l'isola. Ad ogni modo ci sono alcune
ottime band sul filone elettronico, innanzitutto gli
storici TAC (molto prolifici ultimamente), i TH26 e i
Machina Amniotica che cercano di creare un minimo di
scena e movimento ma oltre questo poco altro. 5) Come siete entrati in contatto con la Fossil Dungeon? - Alessia: sapevamo che i Soil Bleeds Black avevano da poco fondato una etichetta discografica (la Fossil Dungeon appunto) così abbiamo pensato di mandargli il link al nostro sito. Ci hanno risposto subito chiedendoci di mandargli il demo completo e così nel giro di un mese abbiamo firmato e pianificato l'uscita del Cd. Siamo molto contenti di far parte di questa etichetta perché i |
fratelli Riddick sono
persone veramente speciali e hanno un modo di intendere
la musica e ciò che gli sta intorno molto simile al
nostro. In più apprezziamo molto i gruppi che fanno
parte dell'etichetta! 6) La produzione è affidata a Barry Galvin, se non sbaglio. Che mi dite di questo personaggio storico? - Daniele: Barry Galvin si è occupato di sistemare la nostra registrazione, ha regolato il livello in uscita e qualche altra cosa. Per noi è stato molto bello sapere del suo intervento sul nostro lavoro infatti siamo da sempre grandi fan dei Mephisto Walz e tra l'altro sapere che il disco gli è piaciuto è stata per noi una grande soddisfazione! Non abbiamo avuto modo di incontrarlo di persona ma chissà che in futuro non ci sia qualche occasione di poter vedere il suo gruppo dal vivo e poterci scambiare quattro chiacchiere! 7) Musica e parole e suoni e silenzi... che cosa vuole trasmettere la band all'ascoltatore? - Mara: come abbiamo già detto il nostro intento è quello di fare dei pezzi il più possibile emozionali, riuscire con delicatezza e semplicità a trasmettere emozioni penso sia il nostro principale obiettivo. Componiamo i nostri brani con spontaneità, ispirati e affascinati dai suoni, dai profumi e dai colori creati dalla natura. I nostri suoni e |
testi sono molto
influenzati dal passato, periodi storici come il Medioevo
e la Grecia Antica ci hanno da sempre affascinato e
influenzato a livello musicale, di conseguenza speriamo
che da un ascolto del Cd venga fuori questo sapore antico
e magico. 8) Ci sono possibilità di vedervi dal vivo? - Daniele: al momento non c'è questa possibilità, però stiamo iniziando a prepararci e speriamo al più presto di suonare dal vivo. Ci piacerebbe preparare un bello spettacolo, magari con proiezioni di immagini, vedremo cosa ne uscirà fuori! 9) Progetti futuri? - Alessia: abbiamo da poco terminato la registrazione di due nuovi pezzi per una compilation intitolata "Mythos of the Mediterranean" che uscirà all'inizio del 2005 per la Fossil Dungeon. Siamo molto felici di questo progetto, sia perché l'argomento è molto interessante e sia perché faranno parte del lavoro gruppi che stimiamo molto: The Soil Bleeds Black, xArkanex e Gor. Per il resto come già detto cercheremo di suonare dal vivo ma soprattutto il nostro progetto futuro è quello di avere una vita tranquilla e, per quanto possibile, serena. 10) Le ultime parole sono per voi... - Vi ringraziamo di cuore per lo spazio che ci avete concesso e vi facciamo i migliori auguri per tutti i vostri progetti futuri!!! Sito ufficiale: www.chirleison.com [Intervista a cura di Max 13-34 per Erbadellastrega.it - Novembre 2004] |
° CHIRLEISON - "A whisper" [Fossil Dungeon, 2004] |
Dove sono finiti gli Essences, enorme band dalla Sardegna fautrice di quel "Nebulare" che tanta gioia aveva dato ai suoi ammiratori? Già, chissà dove sono finiti... Ebbene, siori e siore, ecco a voi, direttamente dalle ceneri degli Essences, il debut Cd dopo quattro anni di vita dei Chirleison. Un debut perfetto, elegante e completo. Un viaggio in un mondo dimenticato, sospeso tra medievalisti, neoclassicismi ed atmosfere velate di sogno e malinconia immerso nelle storiche e misteriose acque del mediterraneo. Arrangiamenti di classe con la splendida voce di Alessia che vola su questo quadro multicromatico dipingendo melodie ed emozioni che non possono non |
incantare. Inutile descrivere il lavoro canzone per canzone, da "Medea" a "Strings" è tutto un susseguirsi continuo di sensazioni splendide, da vivere in toto dall'inizio alla fine. Segnalati e descritti da alcuni come "neofolk", i nostri pur utilizzando strumentazioni prevalentemente classiche, si distaccano totalmente dal genere e, se proprio devo fare degli accostamenti (seppur azzardati), mi vengono in mente i Dead Can Dance e pochi altri. Una volta lo chiamavano ethereal, non so se la definizione è ancora esatta, ma credo possa indirizzarvi meglio. Pause, silenzi, emozioni, melodie, dolcezza, malinconia, odori, sapori, sensazioni... c'è tutto questo ed anche molto di più in questo Cd splendido anche dal punto di vista grafico (un elegantissimo digipack con fotografie di Martin Pels). Questo per dire che la qualità c'è, ed il livello è davvero elevato. Non posso non consigliare a chiunque l'ascolto di un prodotto eccellente che potrebbe essere davvero la rivelazione dell'anno per molti di voi. Per concludere, volevo solo segnalare un cameo: il mastering è ad opera di un certo Barry Galvin, leader di certi Mephisto Walz... può bastare? [Max 13-34] |