1) Prima di tutto, le dovute presentazioni...
- Ciao Max, un saluto ai lettori di Erbadellastrega.it. Sono Vanni La Guardia, bassista e seconda voce dei C.F.F. e il Nomade Venerabile, band rock parateatrale nata a Gioia del Colle (BA) alla fine del 1999. La formazione è completata da Anna Maria Stasi (voce e scene), Nicola Liuzzi (batteria), Carmela Milano (scene), Anna Surico (chitarra e cori) e Monica Notarnicola (tastiere).
 
2) Il vostro ultimo lavoro mi ha colpito per la schiettezza e la purezza di intenti...
- Sin da quando abbiamo dato avvio alla nostra attività, abbiamo individuato nella comunicazione/condivisione delle emozioni l'obiettivo prioritario. Ecco spiegata la scelta di affiancare la forma teatrale all'espressione musicale e testuale: è un ulteriore canale che ci consente di veicolare il nostro intimo, di tendere ad intercettare quello di chi ci ascolta e ci guarda.

3) Tra le vostre note mi sembra di sentire non una band "canonica", ma un insieme di persone dal background differente che hanno unito le loro influenze ed esperienze per dare vita a questo progetto...
- Abbiamo coniato la formula "rock parateatrale" proprio per uscire dall'impasse. Io ascolto essenzialmente gothic e darkwave (Sisters of Mercy, Cure,
Underground Life, Bauhaus…) e indie rock (Disciplinatha, Negazione, Fluxus, Santo Niente…). Anna Maria spazia da Battiato a Ludovico Einaudi, passando per Ruggiero, Giuni Russo e Madredeus. Monica adora i R.E.M. Carmela ascolta Moby, Bjork, Capossela, Tchaikovski. Anna predilige De Andrè e Cure. Nicola propende invece per sonorità più metal.
 
4) Cosa significa il vostro quantomeno curioso nome?
- "Concettuale Fisico Fastidio". "Concettuale" perché dietro ogni testo c'è un approfondito lavoro di ricerca e limatura finalizzato a strutturare le parole in modo che possano sprigionare tutta la loro potenza evocativa e visionaria. Abbiamo scelto di cantare in
italiano (seppur utilizzando saltuarie frasi in inglese, francese e tedesco) proprio perché riteniamo che la nostra lingua offra maggiori strumenti per esprimere le più diversificate sfumature di senso. "Fisico" Perché tale è la presenza scenica di Carmela e Anna Maria durante le nostre performance. Utilizzano molto la gestualità corporea per comunicare il testo e l'atmosfera delle canzoni. "Fastidio" perché non di rado le performance teatrali possono risultare di forte impatto. Miriamo dritti al cuore, eventualmente imbattendoci nell'iniziale disagio da parte dell'uditorio. "Nomade Venerabile" è invece un retaggio del passato. Erano due ragazzi che agli albori della nostra attività curavano gli innesti scenici in una maniera che per estetica poteva dirsi vicina a Fatur.
 
5) So che avete suonato moltissimo dal vivo, prevalentemente nel centro/sud Italia. Che mi puoi dire a riguardo? Esperienze positive/negative, ricordi...
- Siamo in viaggio dal 2002, i ricordi sono tantissimi e continuano a colorarci. Mi soccorre una frase dei Negazione: "collezione di attimi per le sensazioni più belle". Solo nel 2004 abbiamo tenuto circa 60 concerti, non male per un gruppo come il nostro interamente autogestito (dalla produzione alla distribuzione, dal booking all'ufficio stampa, dalla
cura di grafica e sito al management in senso lato). Facendo un rapido bilancio ritengo che le esperienze positive surclassino quelle negative: abbiamo conosciuto moltissimi ragazze e ragazzi, spesso divenuti nostri cari amici, abbiamo visto posti bellissimi, dall'Umbria alla Sicilia, abbiamo calcato palchi importanti come quelli del M.E.I. Fest e di Arezzo Wave, arricchendoci parecchio dal punto di vista professionale.

6) Sempre riguardo la dimensione live, com'è stata la reazione del pubblico in quelle circostanze? Come vi ponete all'interno di una performance?
- Non siamo professionisti della musica, nel senso che dalla musica non ricaviamo una totale indipendenza economica. Tuttavia
ci sforziamo sempre di essere molto professionali, curando le nostre performance in ogni minimo dettaglio: dalla profondità di un chorus, al colore di un vestito, dalla posizione di un faretto o del manichino, alla sincronizzazione delle installazioni video. Questa disciplina tra l'altro ci ha permesso di vincere una dozzina di festival. Penso che il pubblico noti tali meticolosità e premura, in fondo un altro punto fermo è il rispetto nei confronti di chi viene ai nostri concerti. Le reazioni ci sono quasi sempre: è raro riscontrare una soporifera indifferenza. Certo, c'è chi si limita ad approcciarsi a noi con un atteggiamento di mera curiosità, c'è chi commenta con semplicistica ironia, ma c'è anche chi entra in sintonia col nostro sentire, rispecchiandosi nei testi e filtrandoli attraverso i proprio vissuti. Le mie parole nascono ogniqualvolta mi riscopro vulnerabile e permeabile rispetto a tutto quello che mi circonda.
 
7) Vi sentite parte in qualche modo della scena goth italiana? Che ne pensate? 
- Personalmente sin da adolescente ho sempre rifuggito il concetto di comitiva e poi non mi hanno mai convinto le etichette, le istituzioni o le appartenenze. Ho l'impressione che inevitabilmente, col
tempo, si generino dei codici di accettazione che ben presto finiscono per starmi stretti. Preferisco tracciare i miei percorsi in maniera tendenzialmente solitaria (è il leit-motiv che sta alla base del testo di "Fiumani"), sia dal punto di vista pratico che da quello spirituale. Ho cercato di trasferire questa attitudine all'interno dei C.F.F. e il Nomade Venerabile.
 
8) Come nasce un pezzo dei CFF?
 
- Nella maggior parte dei casi butto giù delle idee con la chitarra o col basso, delineo la struttura melodica del pezzo poi Anna
Maria abbozza la linea vocale, infine lo portiamo in studio per svilupparlo ed arrangiarlo con gli altri. Spesso il testo nasce prima della musica: utilizzo alcune poesie della mia raccolta "Al guado di amate correnti alternate", oppure gli appunti sparsi sui blocchetti di carta che porto sempre con me. Alcuni testi sono stati scritti da me e Anna Maria a quattro mani, scambiandoci quartine senza un tema prefissato, assecondando quindi uno sviluppo testuale emotivamente anarchico.

9) Progetti futuri? 
- Abbiamo da poco pubblicato il nostro nuovo Cd "Ghiaccio". E' questa l'ultima parola del testo dell'ultima canzone, rappresenta quindi il ponte tra noi e chi, dopo l'ascolto, è penetrato nel nostro immaginario. Si tratta di 5 tracce audio ("Fiumani", "Satori", "Rovisto nei tempi sgretolati", "Del decoro", "Sul se") e una traccia video ("Fiumani") realizzata con le foto migliori tratte dai tour 2002-2003 e 2004, circa 35 minuti di musica e immagini. Stiamo organizzando i concerti per promuoverlo in giro per l'Italia. Stiamo inoltre selezionando le etichette a cui spedirlo, nella speranza di firmare un contratto.

10) Le ultime parole sono per voi... 
- Ringrazio e saluto, a nome dei C.F.F. e il Nomade Venerabile, te, tutto lo staff di Erba della Strega e tutti coloro che hanno avuto l'attenzione e la pazienza di leggere questa intervista. Se volete sapere altro di noi, vi invito a visitare il nostro sito ufficiale e ad assistere a un nostro concerto.
Sito ufficiale:
www.cffeilnomadevenerabile.com
[Intervista a cura di
Max 13-34 per Erbadellastrega.it - Aprile 2005]
 
 

 
° C.F.F. E IL NOMADE VENERABILE - "Ghiaccio" [autoprodotto, 2004]
Dopo uno splendido promo recensito mesi fa su queste pagine, tornano i C.F.F. e il Nomade Venerabile con "Ghiaccio", il nuovo lavoro che, spero, li farà notare a molte persone. Questo perché se il promo 2003 era pieno di bellezza, ora questa qualità viene elevata alla ennesima potenza e sviluppata nel migliore dei modi con cinque tracce splendide (le già note "Fiumani", "Satori" e "Del decoro", l'eccellente "Rovisto nei tempi sgretolati", "Sul se") che confermano al cento per cento tutte le impressioni che avevo avuto. Giuro, non capisco perché, nonostante oltre sessanta concerti su e giù per l'Italia, nessuno si sia ancora "accorto" di loro. E' un peccato disumano
che il mondo intero non conosca le intricate ma soffici melodie della band sulle quali vola la voce splendida di Anna Maria. E soprattutto è un peccato che sia ancora gioia per pochi lasciarsi trasportare dalla loro musica in un viaggio fatto di paesaggi primaverili ma con un poco di nuvole ed una leggera pioggia che cade... cinque del pomeriggio circa... brezza umida, piacevole ed incantata che sembra fatta apposta per la loro musica. Davvero, fate vostro questo Cd. Qualsiasi cosa voi ascoltiate. Non importa. Siamo sopra i generi. Siamo nella Musica. Vera. Viva. Fatta con l'anima. E perdonatemi per tutte queste parole, ma davvero, dischi così ti trasportano in un altra dimensione... [Max 13-34]
 
° C.F.F. E IL NOMADE VENERABILE - "Promo 2003" [autoprodotto, 2003]
Tre canzoni scelte ad arte tra il loro vasto repertorio, tre brani che ci mostrano tutte le potenzialità di una band ottima che ancora non conoscevo. Capitanati dalla splendida voce di Anna Maria, i "nomadi venerabili" pugliesi ci ammaliano con quattordici minuti di pura poesia, melodie sognanti e liriche intense come poche volte mi è capitato di sentire in Italia. Partendo da "Fiumani" (un acquerello verde-azzurro che fluttua nell'aria e ci fa capire cosa potevano essere i sopravvalutati Ustmamò se non si fossero fermati ed incastrati nel loro ruolo di "alternativi"), proseguendo per "Satori" (ariosa ed emozionante) e finendo con "Del decoro" (registrazione live che ci
mostra come i Nostri siano davvero in gamba, anche senza i fronzoli dello studio) il promo non fa altro che accentuare la curiosità per un album vero e proprio nonché di vivere un'esperienza live con i CFF. Mi domando solo come può essere che nessuno li abbia ancora notati e supportati seriamente: dieci secondi di questo promo spazzano via tutto il cosiddetto "rock d'autore" che popola le nostre classifiche! Da ascoltare e vivere fino in fondo. [Max 13-34]
 
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