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° SUPREME COURT -
"Yell it out" [Black rain, 2005] |
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Interessante mix tra
electro vecchio stampo, ebm e spunti
techno questo secondo disco dei Supreme
Court, band capace di creare ottimi brani
"da ascolto" (grandi
"Corroded brains", "Next
exit extinction"), puntate
romantiche ("Trust in the holy
light"), occhiolini ai Depeche mode
("Dreaming reality?"), hit da
dancefloor ("Mass media
murder", "Natural born
victims") e tuffi nell'electro body
music che fu ("Never again",
Satisfy my needs"). Una band in
grado di condensare tutto questo in un
Cd, riuscendo a non annoiare anche un
profano del genere come me non è cosa da
poco, anzi. Interessanti anche le liriche
con attacchi più o meno diretti ai mass
media in |
primis,
ma anche a tutte le organizzazioni che
influenzano la nostra esistenza
(religione, politica, ecc...) non di
certo innovative, ma sicuramente scritte
con testa ed in modo convincente. Forse
l'unico neo sta nella troppa somiglianza
tra alcune tracce a causa probabilmente
di una scelta di suoni ed arrangiamenti
non sempre efficace, cosa che fa
risultare l'ascolto "casalingo"
del Cd un po' pesante, anche a causa
della non breve durata del disco (attorno
ai 55 minuti). Una prova più che
decorosa, comunque. [Max
13-34]
Sito web: www.supreme-court.tk |
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° GRENDEL -
"Soilbleed Ep" [NoiTekk, 2005] |
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Non conoscevo questa band,
dedita ad una arsh ebm d'impatto, ma devo
ammettere che mi incuriosiscono già
dall'intro della prima traccia,
"Soilbleed (v3)", nella quale
ripropongono dei sampler tratti da Full
Metal Jacket (un capolavoro, per il
sottoscritto). Un mini-Cd interessante,
contenete 3 versioni di
"Soilbleed", oltre ad altre 3
tracce, su cui spicca il remix di
"Zombienation", ibrido tra
l'arsh e la dance più attuale. La
formula usata dai nostri non è
particolarmente innovativa, con innesti
samples cinematografici, voci
ultradistorte, ritmiche pesanti ma
ballabili e grosse venature di melodia.
Ciò non toglie che l'attenzione resta
alta per tutta la durata del |
dischetto,
cosa non comune nelle uscite del genere.
Disco indicato più per i dancefloor che
per l'ascolto casalingo, riserva una
sorpresa eccezionale in chiusura, con la
splendida "Dream 2", lenta,
malinconica e dolcissima. Sarà un caso
che proprio qui troviamo nelle vesti di
ospite il sig Tomas Petterson alias Ordo
Rosario Equilibrio? Personalmente, la
traccia migliore del lavoro, assieme ad
"Interrogation leash". [Max
13-34]
Sito web: www.grendel-base.com |
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° SIVA SIX - "Rise
new flesh" [Decadance records, 2005] |
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Non è assolutamente male
questo debut dei Siva Six. Dieci tracce
di ebm violente ed ossessive che a tratti
mi hanno ricordato Hocico e simili.
Ottima scelta dei suoni, degli effetti e
soprattutto della voce
"incazzosa". Se devo trovare
qualche critica per il futuro, direi che
una ricerca più approfondita sulle basi
ritmiche non sarebbe male. In un genere
così inflazionato come l'ebm cercare il
pizzico di originalità in più è
essenziale per elevarsi sopra la media
delle bands in circolazione. I Siva Six
mi sembra ce la possano fare, complice
forse il fatto di avere radici radicate
nel metal (i due membri hanno collaborato
con Septic Flesh e Rotting Christ, tra
gli altri) cosa che |
indubbiamente
gli permette di avere un bagaglio
musicale più tecnico e meno
approssimativo di decine di altre band in
circolazione. Incanalare la violenza
oscura di canzoni come
"Streetcleaner" ed elevarle
alla loro massima potenza le renderebbe
perfette. Ci siamo quasi... [Max
13-34]
Sito web: www.sivasix.com |
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° THE BIRTHDAY MASSACRE -
"Violet" [Repo, 2004] |
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Quando mi arrivano Cd
così, con una presentazione grafica
accattivante e vagamente trendy, non
posso che pensare ad Mtv, video in heavy
rotation e classifiche. L'apparenza
inganna? No, almeno non in questo caso. I
Birthday Massacre finiranno, prima o poi,
per far tutto questo. Perché hanno tutte
le carte in regola per farlo. Look
curatissimo che ogni teenager vorrebbe
far proprio, cantante del gentil sesso
affiancata da una band di
"piacioni" alternativi, ottima
produzione ed una serie di canzoni che
più catchy non si può. Il genere su cui
si muovono i nostri è un ibrido tra
ritmi ballabili, Marilyn Manson, Orgy,
Cure, Evanescence e compagnia bella, il
tutto |
immerso
nello zucchero e nel miele. Una serie di
potenziali hit single ("Happy
birthday", la semi ballatona
"Violet", "The dream"
con una produzione alla Curve...), testi
mai troppo intricati e cervellotici...
Insomma, una bella fetta di torta golosa
che, se spinta a dovere, farà faville
sia in Germania che negli USA e, magari,
pure da noi. Personalmente non sono
assolutamente attratto da cose del
genere, ma se band come Him o Evanescence
sono considerate, oggi, "goth",
non mi stupirei di sentire un brano dei
BM in qualche club oscuro. In definitiva
i nostri il loro lavoro lo sanno fare e
bene, non c'è una sbavatura che sia una,
persino i brevi interludi strumentali
d'atmosfera sparsi all'interno dell'album
sono fatti bene. Tutto sta al gusto
personale. Il mio non è stato appagato
ma se siete attratti da quanto scritto
sopra provate a dargli un ascolto. [Max
13-34]
Sito web: www.nothingandnowhere.com |
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° PSYCLON NINE -
"Inri" [NoiTekk, 2005] |
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Cosa sarebbe successo se
Marilyn Manson periodo Antichrist
Superstar fosse stato ancora più acido,
avesse cantato come Dani Filth e avesse
eliminato tutti gli strumenti
tradizionali a favore di campionatori,
tastiere, ecc...? Non ne ho idea, ma
credo che la soluzione sarebbe stata
simile a questo disco degli Psyclon Nine.
Violento, malato, vizioso, romantico e
ballabile, è uno di quei dischi che
vanno ascoltati ripetute volte prima di
entrare nel mood giusto, ma che una volta
memorizzati non lasciano scampo. Perfino
le chitarre in black metal style presenti
qua e là ("The feeding" su
tutte) sono convincenti. Un disco che
potrebbe accontentare sia gli amanti |
dell'electro
più oltranzista, sia quelli del metal
estremo, a patto che gli ascoltatori
siano open minded. Personalmente lo
ritengo un ottimo disco, nonostante i
soliti luoghi comuni anticristiani
espressi nelle liriche mi abbiano stufato
un po'. Buona la cover dei Ministry
"You know what you are" posta
in chiusura del disco a dimostrazione di
quali siano le radici dell band.
Allettante anche il videoclip di
"Divine infect" presente nella
traccia rom. Consigliato a chi ama i
generi sopraccitati e vuole tentare
qualcosa di nuovo che non siano gli
Hocico. [Max 13-34]
Sito web: www.psyclonnine.com |
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° SOLUZIONE -
"Ciliegia" [J.O.S.T, 2004] |
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Mmmm... che dilemma...
Questo disco, debutto dei veneti
Soluzione, è un'arma a doppio taglio,
perché è pop, molto pop. Prendete
Bluvertigo, Subsonica, Zerozen, Depeche
Mode e Cure periodo Wild Mood Swings...
insomma, pop. E il pop è bello, molto,
ma alla lunga tutto quel dolciume lascia
un po' un gusto strano in bocca. Non so,
non è amaro ma nausea un po', ecco.
Perché aperture melodiche solari come
"Il voto" sembrano non
raggiungere quello che dovrebbero, ovvero
far muovere il piedino. Tutto il disco,
alla fine, viaggia su questi binari. Non
è brutto, ma necessita assolutamente di
un restyling che lo faccia andare da
qualche parte. |
Trovate
un produttore con le palle, fatevi girare
un bel video (anche se, alla fine, quello
di "Quasi dimenticavo",
ripulito e rieditato non andrebbe male) e
buttatevi. Le carte in tavola per una
stagione o più in heavy rotation su Mtv
ci sono tutte ma bisogna affilare le
unghie. [Max 13-34]
Sito web: www.soluzione.biz |
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° FIABA - "I racconti
del giullare cantore" [Camelot, 2005] |
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Non avevo mai sentito
parlare dei siciliani Fiaba,
probabilmente perché non amo
particolarmente il genere da loro
proposto che si muove attorno a sonorità
progressive, vagamente metal con intarsi
medievali qua e là. Inutile dire che a
prima vista i nostri possono far
sorridere, date le tematiche trattate nei
testi (fondamentalmente fiabe con elfi,
streghe, folletti, fate, gnomi e cose
simili) ma dico subito che questo è un
parere personale, in quanto non ho mai
amato il fantasy. Quindi io sono il
peggior recensore che i nostro potevano
trovare!!! Eppure, eppure... Eppure non
posso negare che ho ascoltato svariate
volte il Cd, rimanendo molto affascinato
dalla |
complessità
delle composizioni e dall'intelligenza
nell'utilizzo ponderato della tecnica
strumentale/vocale dei singoli (veramente
eccellente), cosa che rende l'ascolto
molto fluido e lineare. Dando un occhiata
al sito, poi, ho potuto ammirare le loro
performance live e vi assicuro che non
posso che essere felice che esistano
bands così. Ripeto, per questioni di
gusto personali non mi piacciono, ma
cacchio, questi suonano davvero. Niente
basi, macchine o effetti a tonnellate,
solo bravura passione e cuore. I testi,
poi, a guardarli bene non sono molto
diversi da duemila altre cose che ci
ascoltiamo quotidianamente, solo che
essendo in italiano risultano molto più
diretti e quindi la critica, per noi
popolo esterofilo, scatta automatica. Ma
è un errore, dato che i racconti non
sono niente male, soprattutto la
capacità dei nostri nel dare la giusta
ambientazione musicale durante lo
svolgersi delle storie. Una band da
tenere d'occhio, che merita comunque
tutto il rispetto dei veri musicisti. E
lo dice un profano... Ah, in allegato,
anche un DVD con il cortometraggio
fantasy che fa da clip ad "Angelica
e il folletto del Salice". Ultima
nota: nell'agosto 2004 sono stati
chiamati da Fish, ex Marillion (a
proposito di progressive e
fantasy..."Ma loro sò inglesi, sò
più fighi...sò..." appunto...) a
fargli da supporto nelle sue date
italiane. Non male, no? [Max
13-34]
Sito web: www.fiabaweb.com |
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° SCHNEEWITTCHEN -
"Omonimo" [Kostanin records, 2003] |
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La prima cosa che colpisce
di questo Cd è, non vogliatemene,
l'artwork. I capezzoli rossi della Barbie
Goth Marianne Iser catturano subito
l'occhio, così come la sua espressione
inespressiva (capito il gioco di parole?)
catturata più volte nel packaging in
questione. Ma le sorprese arrivano quando
il Cd entra nel lettore. Immaginate i
primissimi Lacrimosa, arricchiteli di
melodrammaticità, seppur ironica, a
sprazzi. Togliete la voce di "Gino
Lupo" e mettete una cantante in
bilico tra Lydia Lunch, Nina hagen e
Marlene Dietrich... una schizoide che
può essere dolce e perversa a seconda di
come inclina un semitono, versatile e
duttile come raramente ne capita di |
sentire.
Una bella voce? No. Ma terribilmente
affascinante. Così come attraenti sono i
tappeti sonori creati dall'alter ego di
Marianne, Thomas Duda, perfetto e preciso
come un rasoio impazzito che tesse trame
su trame tra il decadente. Quattordici
tracce pregne di emotività,
rigorosamente cantate in tedesco, che
potrebbero riempire le vostre anime molto
più di certa feccia che gira sul
mercato. Un ascolto è d'obbligo. [Max
13-34]
Sito web: www.konstantinrecords.de |
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° TWENTY RIPPED ANGEL -
"Days full of night" [Lime records,
2005] |
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Dalle ceneri degli ottimi
Orangeseed Parade ecco a voi i Twenty
Ripped Angel. Non cercate, però, ponti
con il passato perché le sonorità
figlie di Bauhaus e Sisters of Mercy si
sono perse per strada lasciando spazio ad
un industrial rock oscuro che mi ha
riportato alla mente più di una volta
Mynistry (gli ultimi), Marilyn Manson, Y
Front e simili. Probabilmente sono io, ma
per quanto il disco sia registrato e
suonato bene e le canzoni non siano
assolutamente male, il tutto mi è
sembrato un poco pesante e monotono.
Mancano dei guizzi, delle canzoni che si
elevino sopra le altre e che davvero
facciano la differenza. Intendiamoci,
come già detto i nostri non |
sono
male, e come punto di partenza è ottimo,
ma per staccarsi dai soliti cliché ci
vuole qualcosa in più. Il genere
proposto, inoltre, è in netta
saturazione e non bastano innesti nu
metal o passaggi fortemente elettronici
per distinguersi. Un album che potrà
sicuramente piacere agli appassionati del
genere, magari senza sconvolgergli
l'esistenza, ma regalando un'ora di
godimento. Purtroppo, a partire dai testi
bruttini, ci sono molte cose da
migliorare. Un po' di coraggio in più
nelle composizioni non guasterebbe, per
non rischiare di cadere presto nel
dimenticatoio delle band buone ma non
eccellenti. [Max
13-34]
Sito web: www.twentyrippedangel.com |
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° PIXEL - "Fiori
0.2" [Overlook, 2005] |
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Vengono dalla capitale
questi Pixel, band che dalla propria ha
una grossa convinzione per il proprio
lavoro ed una dedizione totale per tutto
ciò che propongono. Il disco è
registrato e prodotto in maniera egregia.
Le canzoni ci sono ma, se proprio devo
fare un appunto, l'influenza dei Nine
Inch Nails è molto, troppo evidente.
Davvero, in più parti del disco (penso
all'opener "Traccia zero",
molto simile come struttura ad un'altra
opener di un'altro disco che si chiamava
"The Fragile"...) sembra di
ascoltare i NIN. E non è una brutta
cosa, anzi. Questo vuol dire che,
davvero, i nostri non scherzano. Tutto è
studiato nei minimi dettagli, pulito e
rabbioso. Notevole |
anche la
scelta di cantare in italiano, cosa che
rende più diretto il messaggio che i
nostri vogliono trasmettere dalle
canzoni. Storie in bilico tra pulp, amori
devasta(n)ti e vita vissuta, sussurrate
od urlate, sputate o leccate... anche se
cose come "Kiodi da 9 pollici"
(ehm...) le avrei evitate ciò non toglie
che il lavoro sia ottimo. Certo,
l'originalità non è il massimo, ma se
amate i NIN c'è pane per i vostri denti.
Per gli altri, lasciate perdere. [Max
13-34]
Sito web: www.overlookitalia.com |
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° TEMPUS FUGIT -
"Promo 2004" [autoprodotto, 2004] |
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Dalle ceneri dei Tryoxin,
band black metal francese, nascono questi
Tempus Fugit, fautori del demo che sta
girando nel lettore. Quattro tracce
discrete che, ad eccezione di "Hopes
and Pride" (vagamente goth metal
alla Lacuna Coil alleggeriti), si muovono
tra atmosfere dilatate e leggere, melodie
ed armonie su cui la voce non perfetta ma
efficace di Claire può muoversi a
piacimento. Non mi dispiacciono ma alla
lunga le composizioni risultano un poco
prolisse e stucchevoli. Riuscire a far
scivolare via le note invece che renderle
(involontariamente) dei macigni non è
cosa da poco, lo so, ma servirebbe per
dare un tocco di freschezza ad un lavoro
discreto |
ma che
va a finire nello scaffale delle band con
ottimi propositi ma risultati non sempre
al livello delle aspettative. Come opera
prima può anche andare ma mi aspetto un
netto miglioramento per il futuro.
L'originalità è rara ma riuscire a
staccarsi da certi schemi abusati è un
dovere per ogni band che voglia creare
della musica che venga ricordata. In ogni
caso, per i curiosi, il demo costa solo
3,00 Euro, oppure lo si può ascoltare
gratuitamente sul sito ufficiale della
band. [Max 13-34]
Sito web: http://tempfu.free.fr |
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° RETRISTA -
"Retrista" [autoprodotto, 2005] |
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Con un cantante dalle doti
vocali ancora da sviluppare ma
decisamente di buon auspicio per il
futuro (fa più volte l'occhiolino alla
melodia malata alla Layne Stanley-Eddie
Vedder), ecco qua, dalla provincia di
Padova, i Retrista. Sei tracce più
qualche bonus senza titolo, che cercano
di fare luce sulla musica del terzetto.
Un ibrido tra l'indie nostrano (lodevole
la scelta del cantato in madrelingua),
atmosfere darkwave e spruzzatine di
grunge qua e là. Molto interessanti,
anche se scolastiche,
"Dissolvenze" e "Lanci di
pietre". Un demo che, nonostante la
registrazione assolutamente non
all'altezza, si lascia ascoltare con
piacere. Da qui a fare un disco vero ne
deve |
passare
di acqua sotto i ponti, ovvio, ma sembra
che le basi ci siano. Cercare una formula
propria, smussando le inevitabili
sbavature del background musicale
personale è il consiglio che mi sento di
dare a questi ragazzi. E, magari,
limitate al minimo i passaggi di tastiera
(non intendo gli incisi o le parti
soliste, bensì quelle mescolate al
resto) e le chitarre metallozze che
spezzano la magia di alcuni passaggi,
rendendo meno fluido l'ascolto. Aspetto
il prossimo passo. [Max
13-34]
E-mail: jabe@libero.it |
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° NICHILISMO -
"Declino della morale" [Videoradio,
2004] |
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Un consiglio: quando
mandate in giro i vostri lavori cercate
sempre e comunque di essere il più
professionali possibile. Un Cd-r con i
titoli stampati su un foglio ed un floppy
con accluse l'immagine di copertina in
bassa qualità ed una foto (nemmeno
limpida) della band non sono il miglior
biglietto da visita per una band
emergente. So che spesso si pensa alle
webzine come una cosa più "alla
mano" ma non è una questione di
ruoli o meno. E' una questione di
dimostrazione di passione nei confronti
del proprio operato, altrimenti non mi
spiegherei il perché di presentazioni
eccellenti da parte di band estere od
italiane... magari amatoriali, ma
comunque "piene |
e
vive". Anyway, passando al disco
vero e proprio, questo "Declino
della morale", frutto di dieci anni
di attività onstage e in studio da parte
della band fiorentina, non è
assolutamente male. Registrato in modo
discreto e suonato con passione, si muove
tra atmosfere fortemente noise, post
grunge e qualche spruzzatina di wave qua
e là. Ottima la scelta del cantato in
italiano con testi mai banali anche se, a
volte, troppo simili allo stile di
Cristiano Godano. Nonostante i nostri se
la cavino bene con le "bordate
soniche", li preferisco nelle
situazioni più alienanti e
psichedeliche, dove a volte ho visto lo
spettro del Cobain più malato ed
introverso del periodo fino a Bleach. Non
è un masterpiece ma può essere di
sicuro un ottimo punto di partenza. [Max
13-34]
E-mail: nichilismo@hotmail.com |
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° INART -
"Inart" [autoprodotto, 2004] |
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Gothic metal molto
sinfonico, evocativo ed emotivo. Ecco la
miscela proposta da questo duo veronese.
La registrazione, nonostante il prodotto
sia "fatto in casa" è molto
buona, cosa che rende sicuramente più
efficaci le composizioni, anche se la
vera regina delle influenze è
quell'atmosfera diffusa di black metal
goticheggiante e melodico. Chessò, i
Moonspell che ogni tanto bevono ina birra
con i Cradle of Filth... tecnicamente non
sono dei mostri, ma sicuramente sanno
tenere in mano gli strumenti in maniera
più che decorosa. Le canzoni non sono
male ma ricalcano sentieri già battuti
centinaia di volte che me li fa
risultare, alla lunga, un poco prolissi. |
Trovare
un pizzico di originalità è l'obiettivo
da raggiungere per questi due ragazzi nel
prossimo futuro: i mezzi ci sono tutti. [Max
13-34]
E-mail: inarts1@tin.it |
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° CARPE NOCTEM N. 3
[fanzine autoprodotta, 2005] |
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Siamo arrivati al fatidico
numero 3! Perché dico fatidico? Perché
in tutti questi anni ho visto nascere e
morire decine di fanzine e poche,
pochissime, superavano il numero 2 (se
non addirittura il primo!!!). Complimenti
vivissimi dunque a Marta
"Darkbaby" che, avvalendosi di
collaboratori esterni, non demorde e
porta avanti il progetto in modo più che
dignitoso riuscendo comunque a mantenere
tutta la faccenda aggratis. In virtù di
questo non la meno tanto sulla grafica
ecc... (che comunque non è male, anzi) e
vi dico subito che i contenuti ci sono,
scritti davvero con passione. Articoli
sulle famigerate Living Dead Dolls, le
Barbie delle dark, mi verrebbe da dire.
Approfondimenti sui Real Vampires, una
descrizione accurata dello Scream Bloody
Gore di Bologna (locale che propone metal
estremo a cadenza regolare),
presentazione della band Bleak Vision ed
altro ancora. |
Il
tutto, come sempre, gratis. Non ho
parole, davvero. Ragazzi là fuori,
partecipate alla fanzine, aiutate Marta a
farla diventare sempre più convincente,
inviando materiale cartaceo o
fotografico. Non c'è due senza tre, ed
il quattro vien da se. Aspetto ansioso.
Avanti così!!! [Max
13-34]
E-mail: carpenoctemzine@hotmail.com |
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° ENRICO PIETRANGELI -
"In un tempo andato con biglietto di
ritorno" [Proposte editoriali] |
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Perché questo libro mi è
piaciuto molto? Perché c'è musica
ovunque. Un po' come Nick Hornby,
l'autore di "Alta Fedeltà" e
"Un ragazzo", Enrico riesce a
creare una storia NON musicale in cui,
però la colonna sonora è palpabile.
Anni '70 finendo per sbattere la faccia
verso il fine decennio. Storie d'amore
incastrate a tutto quello che girava
all'epoca. Politica, eroina, musica,
desideri, sogni, delusioni, legami... Un
libro che non può non affascinare ed
attrarre, di quelli che cominci a
leggerlo e non riesci a smettere finché
non l'hai finito (perlomeno, a me è
successo così... una notte in bianco, ma
senza rimpianti). Un libro che non è
solo intrattenimento, ma che fa
riflettere. Che testimonia in modo vivido
un periodo storico di cui tutti parlano,
ma di cui, spesso, vengono tralasciate le
situazioni REALI. Perché il mitico '77
alla fine non era nemmeno così tanto
mitico. Perché i paragoni che si possono |
trarre
da allora ad oggi, sono sconvolgenti. E
basta arrivare alla fine di questo libro
per capire cosa intendo... Una soluzione
alle cicatrici lasciate dopo le ferite
riportate in seguito al crollo della
grande illusione di fine '70? O forse un
semplice rassegnarsi agli eventi? Sta a
voi deciderlo... Una lettura d'obbligo
per tutti coloro che amano i romanzi
"reali" e che a letture fantasy
o simili preferiscono cose più concrete,
vive. Si trova in tutte le migliori
librerie a 9,00 Euro. [Max
13-34]
Sito ufficiale: www.proposteditoriali.com |
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° IL GIARDINO VIOLETTO -
"Danse macabre" [In the night time,
2005] |
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Quando i sogni poco a poco
si materializzano, fino a diventare
realtà. Quando tre lustri fa Daniele B.,
ragazzo di Bergamo che vendeva dischi
alle fiere del disco e per posta, mi
passò questo demo ero ancora un
ragazzino. Ricordo ancora la copertina
"raffazzonata" della cassetta,
una serie di statue di monaci morti o
qualcosa del genere. Molto stile
Soporello primissimi tempi. Quella
cassetta divenne per me un oggetto da
adorare. Poco importava se il fruscio era
enorme. Poco importava se non capivo il
perché mancasse "Perversion 2"
(scoprii solo anni dopo che non era altro
che "Perversion 1" messa in
coda). Quel demo era da infarto. Lo
passai |
a molti
miei amici e tutti rimasero scioccati di
fronte ad un lavoro così pesante, ma al
contempo tremendamente affascinante e
morboso. Notti intere, in quegli anni, a
cantare le due tracce in italiano e a
mimare come in trance le ritmiche
ossessive su tavoli, pali della luce,
qualsiasi cosa facesse rumore. Come una
tribù di qualche millennio fa.
Tribalismo, ecco cos'era. Tribalismo
malato, ossessivo, morboso. C'era
erotismo su quel nastro magnetico. C'era
alienazione. Allucinazione. Tutto. E il
mistero aumentava, dato che fonti certe
(Daniele e Diego, noto Dj della scena
romana che nel bene e nel male tanto ha
fatto negli anni '90 per mantenere vivo
l'ambiente. A lui il merito di aver
duplicato molti di quei demo che sono
arrivati poi negli anni tra le nostre
mani) davano per sciolti i GV addirittura
subito dopo la registrazione di quel
capolavoro che avevo tra le mani. Altri
tempi. Passano gli anni e mi rendo conto
che, come me, molti altri erano caduti
nel vortice sonoro di quelle note e ne
erano rimasti affascinati. Mai come
nessun altro avevo visto un gruppo che ha
fatto poco (un demo e pochi mesi di vita,
nessuna uscita ufficiale, un solo
concerto) diventare culto. E non poteva
essere altrimenti. Dopo
"Perversion", intro sulfurea
che preparava il terreno, partiva
inesorabile "Il giardino
violetto": ossessiva, malata, con
uno dei testi in italiano più acidi e
taglienti che mi sia mai capitato di
sentire. La voce di Serena era lancinante
mentre l'atmosfera si faceva sempre più
pesante, fino all'epilogo delle ultime
strofe. Dove "la vita scompare"
e non ce n'è più per nessuno. Danze
narcolettiche come "Waiting" e
"Liquid sensation display" (che
invece era, come ho saputo quindici anni
dopo, "L.S.D."), quest'ultima
con un piglio vagamente pop che non
guastava, fino a cadere in una delle
cover più belle che il mio orecchio
abbia sentito: "Premature
burial" di Siouxsie mantiene
solamente il testo originale e un minimo
di metrica, perché il resto è
esasperatamente "dark" e
perdonatemi se il termine è
inflazionato, ma non avrei altre parole
per descrivere quello che si prova
sentendola. La rilettura in musica delle
"Litanie a Satana" di
Baudelaire è stata la colonna sonora di
molti sabba immaginari, il Male che
ognuno di noi ha dentro portato
all'ennesima potenza.
"Catacombs" era il pezzo debole
dell'intero lavoro a mio parere,
probabilmente perché precedeva la
lunghissima danza voodoo di
"Locusts", infinita, ossessiva,
monotona e terribilmente BELLA. Uno dei
demotape, assieme a "Fiori
malsani" dei Carillon Del Dolore,
che VANNO POSSEDUTI da chiunque ami il
goth nelle sue forme più pure, viziose e
VERE. Ho detto demotape? Scusate, sono
all'antica... Nonostante con le nuove
tecnologie il demo avesse cominciato a
girare anche negli hard disk degli
appassionati grazie al file sharing,
bisognava fare di più. Gli eventi si
accumulano, si sovrastano, si alimentano.
Nell'ottobre 2003 ho avuto l'onore di
intervistare Carlo, ex membro dei
Giardino Violetto e, più o meno nello
stesso periodo, lui stesso è stato
contattato dall'attentissima In The Night
Time che dopo un lavoro di remissaggio,
pulizia dei nastri e la preparazione di
due nuove versioni di brani già editi,
hanno dato alle stampe questo Cd che è
una BOMBA. I suoni escono pulitissimi e
sembra non essere passato nemmeno un
secondo dalla prima volta che l'ho
ascoltato. Le due tracce extra non sono
altro che una nuova versione di
"L.S.D." risuonata e ricantata
da Carlo, stavolta, ancora più catchy,
volendo, dell'originale, ed uno strambo
remix che stravolge "Litanie a
Satana" a cura di FM. Da avere e
custodire gelosamente a tutti i costi.
Perdonarmi se mi sono dilungato, ma
quando devo parlare della Storia,
soprattutto se la sento molto vicina a
me, non so voi, ma per me si è avverato
un sogno. Invecchiare, a volte ha i suoi
vantaggi... Fatelo vostro, ora. [Max
13-34]
Sito web: www.inthenighttime.it |
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° ALL MY FAITH LOST -
"As you're vanishing in silence" [CMI,
2005] |
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Pochi giorni fa mi stavo
appunto chiedendo cosa stessero facendo
gli All My Faith Lost, fautori di quel
"In a sea, in a lake, in a river...
or in a teardrop" che tanto ha
stazionato nel mio lettore un paio di
anni orsono. Detto fatto, ecco che appare
come per magia questo lussuoso Cd
digipack e devo dire che, se l'occhio
vuole la sua parte, stavolta è appagato
in pieno. Ma non vogliamo essere solo
superficiali ed allora parliamo di
musica, che qui si esprime ad altissimi
livelli. Musica dolce, sussurrata, con
gli strumenti acustici che vengono
accarezzati, sfiorati, amati e vissuti.
Gli AMFL continuano per la strada del
minimalismo delicato ed acustico, |
smussano
ulteriormente gli angoli di un sound che
era già impalpabile e dilatano le
atmosfere plumbee ed eteree per regalarci
un'ora di musica vera, calda, viva ed
emozionante. Viola e Federico hanno
questa enorme capacità evocativa,
riescono a creare, apparentemente con
poco, delle atmosfere e delle emozioni
uniche. E' un piacere sentire flauti,
chitarre acustiche, pianoforti, violini,
sussurri, voci e tutto il mondo della
Fede Perduta girare ed intrecciarsi su
tappeti sonori che non possono lasciare
indifferenti. Album da prendere in toto,
è un viaggio infinito che farà felici
gli amanti delle sonorità più
sofisticate e soft, una conferma delle
grandi qualità del duo friulano. Alla
luce di tutto ciò, il fatto che il
lavoro sia uscito per un'etichetta seria
ed influente come la Cold Meat Industry
ha il sapore, per una volta, di giustizia
nei confronti della buona musica. Buon
ascolto. [Max 13-34]
Sito web: www.allmyfaithlost.com |
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° C.F.F. E IL NOMADE
VENERABILE - "Ghiaccio" [autoprodotto,
2004] |
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Dopo uno splendido promo
recensito mesi fa su queste pagine,
tornano i C.F.F. e il Nomade Venerabile
con "Ghiaccio", il nuovo lavoro
che, spero, li farà notare a molte
persone. Questo perché se il promo 2003
era pieno di bellezza, ora questa
qualità viene elevata alla ennesima
potenza e sviluppata nel migliore dei
modi con cinque tracce splendide (le già
note "Fiumani",
"Satori" e "Del
decoro", l'eccellente "Rovisto
nei tempi sgretolati", "Sul
se") che confermano al cento per
cento tutte le impressioni che avevo
avuto. Giuro, non capisco perché,
nonostante oltre sessanta concerti su e
giù per l'Italia, nessuno si sia ancora
"accorto" di loro. E' un
peccato disumano |
che il
mondo intero non conosca le intricate ma
soffici melodie della band sulle quali la
voce splendida di Anna Maria vola. E
soprattutto è un peccato che sia ancora
gioia per pochi lasciarsi trasportare
dalla loro musica in un viaggio fatto di
paesaggi primaverili ma con un poco di
nuvole ed una leggera pioggia che cade...
cinque del pomeriggio circa... brezza
umida, piacevole ed incantata che sembra
fatta apposta per la loro musica.
Davvero, fate vostro questo Cd. Qualsiasi
cosa voi ascoltiate. Non importa. Siamo
sopra i generi. Siamo nella Musica. Vera.
Viva. Fatta con l'anima. E perdonatemi
per tutte queste parole, ma davvero,
dischi così ti trasportano in un altra
dimensione... [Max
13-34]
Sito web: www.cffeilnomadevenerabile.com |
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° LA PESTE NEGRA -
"Dreaming demons" [autoprodotto, 2005] |
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Lady Stardust ha colpito di
nuovo. E non parlo della mitica eroina
(ehm...) cantata da Bowie qualche lustro
orsono, bensì di colei che sta a capo di
questo trio strambo, sgangherato ma
terribilmente affascinante. Dopo alcuni
promo che hanno fatto il giro di
appassionati, webzine e riviste di
settore, vede la luce finalmente il vero
debutto della Peste Negra. E non ce n'è
per nessuno. Perché i tre Rozz Williams
Afficionados (il nome è un chiaro
tributo, o sbaglio?) o piacciono o fanno
cagare e le motivazioni sono identiche in
entrambi i casi. Le composizioni, che
vorrebbero essere deathrock, in realtà
sono disintegrate dalle dissonanze
(volute? casuali?) tra gli |
strumenti,
ritmiche spezzettate, grida, atmosfere
horror di serie "z" e chi più
ne ha più ne metta. Volendo le sei
tracce del Cd mi riportano più ad una
versione aggiornata e deviata dei Teenage
Jesus and the Jerks che alle sonorità di
Only Theater of Pain, cosa che me li
rende simpatici e me li fa preferire a
molte altre cose che girano al momento
sul mercato. Attenzione però, molti di
voi potrebbero trovare questa
approssimazione fastidiosa e squallida,
quindi vi consiglio di ascoltarlo ameno
una volta prima di farlo vostro.
Personalmente però non posso resistere
al fascino malato di questa cacofonia
dissonante e lo faccio entrare di diritto
nei miei ascolti obbligati di questo
mese. Sono curioso di vedere dove
andranno a parare la prossima volta...
geniali nella loro follia e sfrontatezza.
[Max 13-34]
Sito web: www.lapestenegra.tk |
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