I Diary
Of Dreams nascono verso la fine degli anni '80 come
progetto solista di Adrian Hates (ex bassista dei Garden
Of Delight), ma vedono il loro debutto discografico solo
nel 1994 con la pubblicazione dell'album
"Cholymelan", realizzato insieme al chitarrista
Alistair Kane. Il disco è caratterizzato da sonorità
elettroniche cupe, malinconiche, lente e soffocanti che
strizzano l'occhio alle classiche atmosfere gotiche,
soprattutto grazie alla voce profonda di Adrian. Il
lavoro riceve immediatamente gli elogi sia dalla stampa
specializzata che del pubblico, ma è con il successivo
"End Of Flowers" che avviene la vera
consacrazione. L'album esce nel '96 per
l'etichetta di proprietà dello stesso Adrian, la
Accession Records, e dà ai Diary un posto di assoluto
rilievo nella scena dark di quegli anni, confermata anche
dai moltissimi brani inseriti nelle varie
compilation del periodo. Ma Adrian e Alistar non si adagiano certo sugli allori, ed infatti dopo appena un anno viene alla luce il loro terzo lavoro "Bird Without Wings". Le sonorità dei questa ennesima uscita discografica ripercorrono i sentieri già tracciati fin dal loro primo disco d'esordio con un layout decisamente accattivante sia nella copertina che nel bellissimo booklet (caratteristica distintiva di tutte le uscite discografiche targate Accession). I Diary Of Dreams diventano un vero punto di riferimento nel "movimento", con una schiera di fan che è andata sempre crescendo di album in album, così come le interviste, le apparizioni sulla stampa specializzata e gli elogi alla loro musica. Nel 1998 alla line-up del gruppo si aggiungono [Os]mium e Christian Berghoff che danno più vigore alle esibizioni live e portarono nuove idee e nuovi suoni alla produzione del quarto album. "Psychoma?" esce agli inizi del '98 e vede una virata verso sonorità maggiormente incentrate sull'elettronica danzereccia, pur mantenendo sempre l'intimità del sound originale dei Diary e creando pezzi più trascinanti ma anche con liriche non scontate. La pagina successiva del diario dei sogni è la pubblicazione di "Moments Of Bloom", una raccolta che |
comprende versioni
remixate e rimasterizzate delle canzoni presenti negli
album precedenti, con l'aggiunta di quattro pezzi
inediti. Questo disco è un ottimo modo per avvicinarsi
alle sonorità dei Diary per le persone che ancora non li
conoscono. In seguito, nel Febbraio 2000, "One Of 18 Angels" viene dato alle stampe. Il sesto album confonde un po' i vecchi fan ma porta anche molto nuovo pubblico alla band, facendo balzare in testa alle classifiche alternative tedesche queste undici tracce davvero molto intense. Le differenze rispetto ai primi lavori sono evidenti, con gli anni le sonorità di questo progetto sono diventate via via sempre più potenti, energiche, aggressive e veloci, senza però scadere nel ridicolo come certe altre produzioni "elettroniche" attuali. Durante l'estate successiva i Diary si esibiscono in molte date live e in molte partecipazioni ai maggiori festival europei, con l'aggiunta nel gruppo di un secondo frontman, Torben Wendt, |
che
migliora le esibizioni del vivo creando una
grande intesa sul palco con Hates, sia dal punto di vista
vocale che dei movimenti. Gli spettacoli risultano molto
trascinanti e riscuotono un grande successo di pubblico. Un anno dopo, nel Marzo 2001, Lil'k si aggiunge alla line-up portando un suono di chitarra molto più pesante e profondo rispetto al passato. Ora, dopo la pubblicazione del loro album più recente "Freak Perfume" caratterizzato da brani sempre più "dancefloor oriented", e un mini-Cd "Panik Manifesto" composto da ballate malinconiche, i Diary Of Dreams sono sbarcati in Italia con ben tre date inserite nel loro lungo tour europeo: al "Blackout" di Roma, al "Midian" di Vicenza e al "Transilvania Live" di Milano rispettivamente l'8, il 9 e il 10 Novembre 2002. Per gli amanti del gruppo è stata un'occasione per vederli dal vivo anche nel nostro paese, e il buon riscontro di pubblico ha confermato che dopo dieci anni di attività i Diary Of Dreams sono ancora nei cuori di molti fans. |
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