Era ora... Per chi vi
parla il concerto di stasera era uno dei più attesi
degli ultimi tempi. Molte sono state infatti le occasioni
per vedere ottime band all'opera negli ultimi mesi, ma
nessuna di queste andava ad incarnare così nitidamente
la mia visione personale di Goth. Per intenderci, nada
Death-rock e Batcave negli ultimi mesi. Ma cerchiamo di andare per ordine... La serata, organizzata da Ascension Magazine ed Erbadellastrega, si è aperta con la performance dei bravissimi Ludmila. "Sonno" apre le danze, con quelle atmosfere sospese molto simili a certe cose di Portished o Cocteau Twins. La voce di Paola è splendida come sempre, nonostante mi avesse detto prima dell'esibizione di avere una tosse ed un mal di gola terribili (cosa tra l'altro evidente, parlandoci assieme). Beh, che devo dire... La sua voce resta magnifica anche in queste condizioni, sotterrando sotto metri di vergogna altre centinaia di oche starnazzanti o piagnucolanti che infestano la musica, e non parlo solo di gruppi underground, parlo anche di voci sopravvalutate in ambito "darche". Ma vabbeh... "Volo Grigio", "Orma Gravida", "Echo" rapiscono ed ammaliano, prima di farci accompagnare da, appunto, "Trasporto", verso la fine di uno show, tanto corto quanto intenso che ha lasciato tutti visibilmente soddisfatti. Non sono pochi, infatti, i commenti entusiastici che si sentono tra i presenti alla fine del set del duo di Magenta. Complimenti, non c'è che dire... E comincia l'attesa per gli Chants Of Maldoror... Il quartetto ciociaro (Sofia Loren reginetta del Death-rock?! ^_^) è appena reduce dalla partecipazione ad un festival a Vienna con Sex |
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Gang Children ed altri nomi grossi della scena, a dimostrazione che, come spesso accade, i gruppi validi vengono spesso ritenuti tali |
soprattutto all'estero.
Non so spiegarmi il perché di questo... So solo che i
nostri, dopo anni di attività intensa stanno finalmente
riuscendo ad emergere nella scena, togliendosi anche non
poche soddisfazioni (a quanti capita di suonare con i
Mephisto Walz nella loro unica data europea?!). Il motivo
di tale successo? Basta poco per capirlo. E sopratutto
basta vederli all'opera. Appena gli Chants escono da dietro le quinte mettono subito le cose in chiaro. Look impeccabile, presenza scenica incredibile e, soprattutto, canzoni degne di tal nome. L'impatto è notevole e il bellissimo palco del Transilvania Live di Milano rende davvero giustizia ai gruppi che ci si esibiscono. Lo show inizia con il nuovo brano "Himmel balsam", una specie di preludio che ci introduce nella visionaria "The innocence", che comincia a scaldare i presenti. Ma la prima vera sorpresa della serata è "Shame discipline (apres la mort)", ovvero una versione riveduta e corretta della mitica "Post mortem" presente sul loro demo d'esordio, qui riproposta in maniera molto più diretta ed aggressiva. Da notare che sia "Apres le mort" che "Hamlet", anche quest'ultima in versione rivisitata, saranno presenti sul tanto atteso 10" split con gli Human Disease (altra band della loro città), in uscita entro la fine del 2002. Gli scatti da parte del pubblico si sprecano e il concerto coinvolge totalmente i presenti. Il fascino androgino del cantante Adolphe Violet Le Duc ed il dandysmo del chitarrista Loren si contrappongono alla bellezza marmorea della tastierista Echo ed alla presenza |
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impassibile del bassista David M, creando un'alchimia sbilenca di emozioni visive che si mescolano con la musica in maniera a dir |
poco perfetta. La cover
di "Fun time" di Iggy Pop svela alcuni lati
segreti degli Chants ("perché a noi piace divertirci"
come dice Adolphe presentando la canzone), mentre
l'attacco al fulmicotone della nuovissima "White
holocaust" colpisce gli spettatori, con quella furia
malata degna delle primissime cose dei Neva di Jacquy
Bitch... Il tempo di renderla "nota" e le
vittime da pogo saranno numerose, fidatevi. La cover di "We stand alone" degli Ultravox (e non "We stand still" come qualche volta l'ha annunciata Adolphe confondendo il titolo con la l'altrettanto bella "We stood still" ^_^) ci accompagna verso il trittico finale, ovvero la storica "Baptism" legata alla frenetica "Hamlet" che scatena un accenno di pogo nelle prime file, subito sedato da sguardi e commenti vari (mah, sti darche... che avete paura che di sgualcire il vestitino da mezzo milione?!?!)... Il tutto prima di essere risucchiati nel vortice catartico di Red Communion: dissacratoria, sexy, malata, ossessiva... Degna chiusura di un concerto memorabile. Tra gli applausi generali di un pubblico entusiasta i nostri abbandonano il palco del Transilvania, ma cè da scommettere che non passerà troppo tempo prima di rivederli in azione da queste parti. Arrivederci alla prossima!!! [Recensione di Max "13-34" per Erbadellastrega.it - Novembre 2002. Per le foto ringraziamo Gerry]
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rendendo di fatto impossibile la seguente discoteca death-rock e batcave a cura del Dj Max 13-34 che era stata programmata fino all'1.00 di notte (i live sono terminati a mezzanotte e mezza). Quindi, di fatto, il party dell'Erbadellastrega non c'è stato e ci scusiamo con tutti i presenti per l'accaduto. Cogliamo comunque l'occasione per ringraziare i Ludmila che ci hanno offerto un'esibizione breve ma molto intensa ed emozionante e soprattutto i Chants Of Maldoror che sono stati protagonisti di un concerto FAN-TA-STI-CO a conferma che attualmente sono, senza ombra di dubbio, uno dei migliori gruppi di questa scena a livello mondiale e non solo italiano. Grazie davvero di cuore. [Erbadellastrega.it] |
Ludmila Chants of
Maldoror |