TYING TIFFANY - Dark Days, White Nights
Trisol 2012
Aspettavo ansioso il nuovo lavoro di Tying Tiffany dopo l'eccellente prova del precedente People's Temple. E che vi devo dire? Che questo Dark Days, White Nights è bello come il precedente, ma manca quell'effetto sorpresa che mi aveva fatto innamorate della svolta di TT. In un certo modo, questa è la prima uscita della nostra paladina a non tagliare i ponti col passato. Stavolta le composizioni sembrano proseguire il discorso lasciato alla fine del disco precedente, senza sterzate nette e senza frenate o accelerazioni brusche. La Tiffany è ormai pienamente padrona di se stessa e del suo personaggio artistico, e sta cominciando a lavorare di cesellatura. C'è forse qualcosa di sbagliato in questo? No, assolutamente, e ci mancherebbe pure. Solo che mi ero talmente abituato ai "Ch-Ch-Ch-Changes" della nostra camaleontica paladina che tutto mi aspettavo fuorchè "Dark Days, White Nights ". Eppure il disco mi piace assai. Forse perchè mi trovo a mio agio in quelle sonorità. Forse (dico forse) è meno lacerante e diretto rispetto al predecessore, più -mi si passi il termine- innocuo. Ma non per questo privo di fascino. Certo, il tutto è più laccato che in passato, ma le velleità internazionali della nostra non sono mai state nascoste. E poi scusate, con un brano in CSI Las Vegas (Storycide) e uno nel videogioco Fifa 2012 (l'ultimo singolo tratto proprio da DDWN, Drownin') che vi aspettavate? Electroclash amatoriale sparato a mille? Poche ciance, la TT sta puntando tutto. Se con questo album sfonda definitivamente le charts di mezzo mondo, noi fan della prima ora potremo dire "noi c'eravamo prima!". Se non ce la fa, saremo sempre qui ad aspettare il suo prossimo disco. Catchy e amabile, Dark Days mi terrà compagnia per molto tempo.