The Cure - Bestival
Sunday Best Recordings 2011
Dopo diciotto anni dal loro ultimo live ufficiale su disco (esclusi i DVD Trilogy e Frestival) i Cure tornano a pubblicare materiaLe dal vivo. La cosa che va sottolineata è che per la prima volta nella loro carriera ultratrentennale abbiamo in mano uno show completo. Tutti i live precedenti infatti (Concert, Entreat, Show, Paris) non riproducevano fedelmente una loro esibizione dall'inizio alla fine (aaah, santi bootlegs). Qui invece abbiamo 32 (trentadue!) pezzi che oramai rappresentano la lunghezza media di un set dei Cure. Se negli ultimi anni le uscite in studio hanno lasciato perplessi i fans più intransigenti, lo stesso non si può dire dei concerti: lunghi, ben suonati e sentiti fino in fondo. Ed è innegabile innescare il paragone di Robert con il ritratto di Dorian Grey. Anche se qui i dettagli sono diversi: lui invecchia e si vede, ma la sua voce rimane splendida, senza un momento di cedimento. La setlist è succosa, saltando dai singoloni pop (Close to Me, Friday I'm In Love...) ai pezzi più marcatamente New Wave (Primary, Play For Today, Grinding Halt...) ed è una sorpresa veder riaffiorare dopo ventotto anni quel gioiellino psichedelico che era The Caterpillar. Formazione a 4 (Robert, Simon, Jason e Roger O'Donnel), audio pessimo per le mie orecchie ma in linea con le ultime tendenze in materia di mixaggio (un soundboard secco, asciutto, con i volumi tutti allo stesso livello... va di moda così ormai, no?) e copertina più simile a un uscita illegale che altro. Ma poco importa. I proventi andranno nuovamente in beneficenza, come già successo per Entreat e Paris. Idem per gli introiti delle varie signature editions delle chitarre e dei bassi Schecter. Smith è invecchiato, ma ha sempre un cuore d'oro.