Echoes Of Silence - In vacuum itinere
autoprodotto 2011
Un particolare di "Tempesta di Neve" dell'artista britannico Joseph Mallord William Turner in copertina. Sei anni di distanza dal lavoro d'esordio. Rimaneggiamenti di formazione (l’unico superstite è Paolo Maccaroni). Autoproduzione totale. Influenze Joydivisioniane che si mischiano a soluzioni più vicine a Placebo, ultimi White Lies e qualche spigolo Rock. Il trio spinge sempre e comunque, caricando di significato ogni singola nota e riff. Come se fosse l'ultima cosa che dovessero e potessero fare. Le nove tracce grondano passione ed emotività, e dopo pochi ascolti è chiaro che la band è completamente assorbita dalla loro stessa creatura, quasi che i brani siano delle vere e proprie estensioni delle loro personalità. Album come questi fanno ben sperare per la sopravvivenza del post punk in Italia, che sembra essersi sopito un pò negli ultimi anni. La rinascita parte anche da qui.