RECENSIONI DISCHI

KILLING JOKE - Absolute Dissent

Spine Farm Records, 2010

Indietro

Dopo trent'anni i Killing Joke non smettono di stupire. Sembrava che il tour di due anni fa fosse quello che avrebbe messo la parola fine alla band, ma ci sbagliavamo. Jaz Coleman, Kevin “Geordie” Walker , Martin “Youth” Glover e Paul Ferguson si sono riuniti non solo per salutare i fans, ma per dar loro ancora chili di musica eccellente. Ne è la prova questo nuovissimo "Absolute Dissent", un album che per completezza ed efficacia va da subito a porsi in mezzo ai capolavori assoluti della band. La linea musicale è la stessa delle ultime uscite tartgate scherzo che uccide, ma qui c'è una marcia in più, una voglia di mettere in fila solo brani eccellenti senza filler di sorta. Pesanti, schematici, schizoidi, i testi di Coleman continuano ad essere denuncie dirette ed abrasive alla società attuale e la musica che fa da sottofondo (?) ai suoi proclami-ora sussurrati, ora urlati- continua ad essere terribilmente catchy, in ogni forma sia proposta. Questione di innamoramento? Forse, e ammetto di essere forse troppo di parte, ma i Killing Joke, pur avendo pubblicato nel corso di tre decadi alcuni lavori minori, non hanno mai fatto davvero dischi brutti, ed ogni volta che un loro nuovo album fa capolino nel mio lettore, è sempre festa! Commovente il pezzo dedicato al mai troppo compianto Paul Raven, “The Raven King”, mentre gli altri brani si alternano tra soluzioni più melodiche ( "In Excelsis") ed assalti all'arma bianca (“Depthcharge”) con una foga che non fa prigionieri. Il SUONO dei Killing Joke è tutto qui. E vi pare poco? Una band che ha sempre saputo rimanere se stessa, pur facendosi contaminare (e contaminando a sua volta) da una miriade di generi. Giù il cappello. E ora, alzare il volume a palla, please.

Max1334

Copyrigth @2007 - 2024 By Erba della Strega