RUNES ORDER - Disco Nero
HR!S.P.Q.R. 2010
Disco nero. Black Album in inglese. Ma state tranquilli, qui Hetfield e co non c'entrano nulla. Ammetto di essere rimasto stupito quando ho ricevuto questo album, dato che ero convinto che con " X: Final Solution" del 2007 i giochi per Runes Order fossero chiusi. E invece le mie supposizioni sono state smentite da un album che ridà nuova linfa vitale al progetto di Claudio Dondo. Avvalendosi della collaborazione di , tra gli altri, alcuni membri degli Egida Aurea, il nostro confeziona un lavoro fortemente influenzato dal progressive italiano anni '70, genere che sembra stato essere riscoperto ultimamente da molte bands del panorama oscuro di casa nostra. Il risultato è un album baroccamente epico ed oscuro, con rimandi evidenti ai lavori di Simonetti. Assieme alle basi di synth quindi troviamo assoli di chitarra, linee di basso pulsanti e una vera batteria, cosa che rende RO più...Band, se mi permettete. E per il sottoscritto, questa è la fase che più apprezzo dei Runes Order. Poi ci sono i contrasti: Chiave Quadra, testo che parla di Donato Bilancia (Il serial Killer che a cavallo tra il 1997 ed il 1998 ammazzò 17 persone) è cantato alla Godflesh primo periodo, ma con musica Prog in sottofondo. O "Lucida Follia", pattern oscuro e cinematografico in chiave Floydiana con cantato (da parte di Carolina Cecchinato) scintillante e cristallino. Insomma, un lavoro complesso e stratificato, zeppo di rimandi e di riletture, sempre in chiave originale e convincente. Un lavoro che ci riporta i Runes Order in gran forma, una band che non ha paura di uscire dai propri binari per battere nuovi territori artistici e musicali.