THE CURE - Disintegration (Deluxe Edition)
Rhino/Elektra/Fiction 2010
Non credo ci sia bisogno di parlare di Disintegration, l'ultimo GRANDE album che i Cure abbiano pubblicato (escludendo il pur ottimo colpo di coda che è stato Wish, b-side comprese). Quindi non spenderò parole sul valore effettivo di dodici tracce che hanno segnato indelebilmente la musica degli ultimi vent'anni. Il disco che per chi scrive ha chiuso con il botto gli anni '80, un periodo che (purtroppo? per fortuna?) musicalentne ed artisticamente non tornerà più. Per i neofiti, esclusa la trilogia Dark (Seventeen Seconds, Faith, Pornography) il disco da avere dei Cure è questo. Punto. Questo cofanetto triplo è un paese del balocchi per i fans di Robert Smith, ma andiamo con ordine e mettiamo dentro il lettore il primo cd, quello con la versione remasterizzata di Disintegration: L'opera di remastering mi ha convinto molto parlando della versione su doppio vinile, mentre per il cd la solita guerra dell "alziamo tutto e via" mi ha appagato molto meno, ma son dettagli da maniaco. Dei brani mica vi parlo, non serve vero?... Il secondo dischetto è quello più succoso, contenendo venti tracce tra demo, alternate takes ed inediti, e mai come questa volta sono stato felice delle scelte sul materiale da inserire o meno in album e singoli. Si, perchè pur essendo piacevoli, "Delirious night", "Easten" e "Noheart" erano totalmente estranee al mood di quel disco, e sicuramente lo avrebbero azzoppato. Interessanti le versioni alternate di 2Late (uno dei pezzi più belli di quegli anni di Ciccio e co) e Pirate Ships, demo solo di Robert Smith inizialmente registrato per la compilation Rubayat. Sappiate che non è un brano originale (la compilation prevedeva che artisti della stessa label coverizzassero un brano di "compagni di etichetta"), bensì una cover di Wendy Waldman, rintracciabile sul suo album "Love Has Got Me" del 1973. Il terzo ed ultimo disco è quello che più ha fatto discutere i fans. Ovvero la ripubblicazione di Entreat, ma aggiungendo le tracce che mancavano per creare la copia carbone di Disintegration, stavolta Live. Qui l'opera di remastering è stata fin troppo invasiva, la voce èp stata spinta troppo avanti a discapito di basso e batteria. peccato, perchè per chi scrive Entreat era l'album dal vivo con i suoni migliori dei Cure (altro che Show, Paris o Concert...), e vederlo accoltellato in questo modo... Resta il fatto che sto parlando di finezze, che probabilmente sfuggono all'ascoltatore medio e che saltano all'orecchio solo a chi, come me, ha letteralmente consumato quei vinili. Come se non bastasse, Robert ha messo a disposizione sul sito ufficviale della ristampa, altre out-takes e altri brani dal vivo, che potete ascoltare in streaming. Se le volete invece ascoltare con calma...basta cercare... Un altra ottima ristampa, spero solo di non dover attendere altri quattro anni per avere in mano quella di Wish... Disponibile in triplo cd, cd singolo (solo Disintegration) o doppio vinile a 180 grammi (senza ovviamente i brani contenuti nei due cd bonus).
http://www.thecuredisintegration.com