MACHO - terra
autoprodotto 2010
La prima cosa che mi ha colpito di questa band è stato il moniker. Perchè chiamarsi Macho se poi in copertina vengono ritratti i tre componenti della band, due maschietti e una femminuccia, che hanno una faccia pulita e non si atteggiano a pose modello Manowar? Presto detto: Macho in realtà è un acronimo che sta a significare MAssive Compact Halo Object. Ma chi si nasconde dietro questo progetto? Presto detto: Carlo Bucciarelli, già con i Miriam (uno dei gruppi migliori della scena italiana a cavallo tra i '90 e i '00) e i Modulation Aurora si è unito ad Ania Dondalska (synth) e a Pierluigi Marchetti (Voce) per dare vita a questa nuova creatura musicale, ed innegabilmente i risultati sono molto positivi. Eleganti e raffinati , quasi stilosi (aggettivo da leggersi nella sua accezione positiva ovviamente), i Macho ci regalano dodici tracce, cantate sia in italiano che in inglese, che rileggono con classe le pagine del synth pop elettronico che fu, rimodellandolo secondo il gusto personale di Carlo stando bene attenti a non risultare eccessivamente derivativi, compito assolutamente non semplice in un genere inflazionato come il suddetto. Eppure, nonostante i preconcetti possiili (l'ennesima band che fa new wave elettronica venata di pop?!?!) il disco funziona. Ci sono una manciata di brani memorabili, assieme ad altri pezzi che pur non essendo eccellenti sotto tutti i punti di vista, neppure sono dei filler. Ci sarebbe da rimanere stupiti di fronte ad un lavoro del genere, non fosse che, e lo ribadisco, Carlo era ache il fautore di buona parte del materiale dei Miriam. E con un passato simile le uniche cose che deve dimostrare sono...nessuna, in realtà. E' una conferma ed una sicurezza, una garanzia di qualità. Perchè nulla è lasciato al caso, niete stride. Splendida anche la scelta estetica: sobria, pulita, quasi asettica. Macho ha solo un difetto: non poter materializzarsi automaticamente nelle collezioni di dischi degli amanti del genere. Per questo dovete fare da soli. Per il resto (emozioni, bella musica, liriche efficaci, fantasia e realtà...) ci pensano loro. Otimi.